80 anni fa lo sbarco in… Lombardia. La gaffe in tv – .

80 anni fa lo sbarco in… Lombardia. La gaffe in tv – .
80 anni fa lo sbarco in… Lombardia. La gaffe in tv – .

AGI – Succede, si chiama “diretta bella”, o forse “brutta”. È l’entusiasmo che metti nel presentare un ospite, o un servizio, o un argomento. E nella mia testa le parole scorrono come dovrebbero. Ma poi qualcosa si incastra e quel testo, magari letto mille volte prima di pronunciarlo, quel nome che non può essere che quello e solo quello, si trasforma e prende una piega assurda.

Per chi lavora con testi scritti la colpa una volta era del tipografo, ora del più impersonale correttore automatico, ma nel video non c’è colpa che conti. E così lo sbarco in Normandia, quel D-day che resta uno spartiacque non solo per la Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto per la storia moderna, si sposta di diverse centinaia di chilometri, attraversa tutta la Francia e sbarca, non si sa come, in Lombardia , che ha sempre sognato il mare e ha intrapreso infinite guerre per uno sbocco sul Mediterraneo.

È stata la volta del conduttore di Unomattina Estate, Domenico Marocchi. La voce ferma, il tono deciso, lo stile un po’ enfatico: ingredienti indispensabili per un annuncio perfetto, ma anche per una gaffe irreparabile. L’assonanza tra Lombardia e Normandia c’è, ma non si trattava di comporre una rima. C’era una scelta tra l’uno o l’altro.

 
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