PRATO. Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, prova a smontare il caso Bugetti. In una risposta
Scrivendo al capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, che aveva sollevato la questione nei giorni scorsi con una lettera scritta al presidente di palazzo Pegaso, Mazzeo risponde alle osservazioni sulla posizione del consigliere regionale dem Ilaria Bugetti, candidato sindaco anche a Prato. In origine un lavoro come dipendente presso un’azienda, la Brokertechno srl, che teneva strettamente
indiretto e con una quota minoritaria da parte del gruppo Colle
dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, arrestato la settimana scorsa insieme al tenente colonnello dei carabinieri Sergio Turini. Il gruppo avrebbe inoltre contribuito con 1.500 euro alla campagna elettorale di Bugetti in occasione delle elezioni regionali del 2020.
Mazzeo, dopo aver dato luogo alle verifiche degli uffici del Legislativo toscano, informa che “nelle dichiarazioni dei redditi del modello Unico delle persone fisiche dal 2020 al 2023, in ambito RC, Bugetti ha dichiarato redditi da lavoro dipendente e assimilati”, si legge nel testo della comunicazione visionata dall’agenzia Dire. Inoltre, «nella scheda anagrafica, presentata all’inizio della legislatura, lei ha dichiarato di essere impiegato come lavoratore dipendente». Allo stesso tempo, sottolinea Mazzeo, consigliere del Pd, «non ha presentato richiesta di aspettativa, in quanto non obbligatoria ai sensi dell’articolo 31 della legge 300/1970».
Parimenti, osserva ancora, “si precisa che i dati relativi alle spese elettorali e alla situazione economica del consigliere sono stati correttamente pubblicati ai sensi del dlgs 33/2013 e della legge regionale 26/2017”.
