Mateo Retegui è il secondo giocatore nella storia del Genoa e della Nazionale italiana ad essere stato convocato per un Europeo, esclusa la fase di qualificazione. Dal 2008 al 2024, sedici anni dopo, è ancora un centravanti rossoblù a vestire la maglia azzurra nell’appuntamento continentale: Borriello raggiunse il torneo giocato tra Austria e Svizzera, che l’Italia concluse ai quarti di finale – ottavi di finale. Non era ancora stato introdotto il 16, perso ai rigori contro la Spagna, reduce da un’annata superlativa con Gasperini (19 in 35 partite in Serie A). Coach Donadoni lo ha chiamato ma non lo ha utilizzato nemmeno per un minuto.
Il destino di Retegui, originario di San Fernando, sarà diverso perché oggi la Nazionale italiana, come quella tedesca, vive una crisi di vocazione da n. 9 e, di conseguenza, non ha la stessa qualità degli attaccanti dell’epoca (Del Piero, Toni, Di Natale, Quagliarella, Cassano e Borriello). Mateo, fiero della sua appartenenza al Genoa, sfiderà Scamacca dell’Atalanta, lanciato in azzurro ancora una volta da Gasperini. Percorsi e ricorrenze storiche. «Che gioia e che orgoglio! E’ davvero un’emozione incredibile! Forza Azzurri» scrive Retegui sui social. L’esordio dell’Italia è previsto il 15 giugno, al Westfalenstadion di Dortmund, contro l’Albania.
Nella sua lunga storia, il Genoa ha regalato cinque giocatori all’Italia per il Mondiale (Genta e Perazzolo nel 1938, Bocchetti e Criscito nel 2010, Perin nel 2014), due per l’Europeo e uno solo per la neonata Nations League (Sirigu nella stagione 2020-2021). Lo sviluppo delle statistiche parte dal 13 gennaio 1910, data di costituzione della Nazionale, e dalla sua prima partita ufficiale giocata contro la Francia, battuta 6-2 all’Arena Civica di Milano il 15 maggio dello stesso anno.
