Venezia a caccia dell’erede di Vanoli. Prima nome D’Aversa, poi Vivarini e Zaffaroni – .

“Vanoli ha fatto un lavoro straordinario e vorremmo che continuasse a essere il nostro allenatore. Questa è sempre stata la nostra intenzione, come ho già affermato in passato. Personalmente nei giorni scorsi ho parlato con Vanoli solo della vittoria di questa settimana, niente. Questo pomeriggio (ieri, ndr) l’agente di Vanoli ci ha comunicato la volontà di lasciare il Venezia. Siamo dispiaciuti per questa notizia perché volevamo continuare insieme il nostro percorso, che comporta il pagamento di una penale, che la società che vorrà avvalersi dei servizi dell’allenatore che ci ha portato in Serie A dovrà onorare”. Così il presidente del Venezia Duncan Niederauer ieri sul futuro dell’allenatore arancioneverde, sempre più vicino a diventare l’erede di Juric al Torino.

Con l’addio di Vanoli, il club lagunare deve trovare in fretta un nuovo allenatore per iniziare a programmare la nuova stagione, quella del ritorno in Serie A. Il primo nome sul taccuino dei dirigenti del Venezia è quello di Roberto D’Aversa: l’ex giocatore del Lecce, esonerato nella scorsa stagione dopo lo scontro in campo con Henry dell’Hellas Verona, è il primo nome per la dirigenza lagunare, ma il tecnico si è preso del tempo per riflettere e per questo il Venezia sta indagando anche su altre piste .

Idea Vivarini
L’alternativa a D’Aversa c’è Vincenzo Vivarini, un allenatore che ha fatto benissimo sulla panchina del Catanzaro, ottenendo prima la promozione in Serie B dominando il suo girone in Serie C e poi portando la squadra calabrese ai playoff, con le Aquile fermate in semifinale dalla Cremonese. Sullo sfondo resta Marco Zaffaroni, allenatore che non è riuscito a salvare la Feralpisalò ma che ha comunque fatto vedere un buon calcio con i Leoni del Garda.

 
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