Un 42enne era stato arrestato a marzo per aver appiccato un incendio in un palazzo a Como. Uscito dal carcere e posto agli arresti domiciliari, il 6 giugno è stato visto aggirarsi nei pressi dello stesso condominio. La polizia lo ha arrestato nuovamente.
Lo scorso 23 marzo la polizia aveva Arrestato un uomo di 42 anni con l’accusa di incendio doloso. Secondo quanto ricostruito, l’uomo aveva appiccato un incendio all’interno di un garage di un condominio nel quartiere Breccia di Como. Il fumo fuoriuscito aveva gravemente intossicato 18 persone, tra cui 4 bambini. Il 42enne è stato rilasciato dal carcere il 4 giugno e posto agli arresti domiciliari. Ieri però, giovedì 6 giugno, alcuni residenti di quello stabile lo hanno riconosciuto girovago ancora per lo stesso edificio e hanno chiamato la polizia. Gli agenti hanno chiamato la polizia che lo aveva preso nuovamente arrestato per evasione.
L’incendio è scoppiato nel palazzo di via Venturino
L’incendio è divampato nella notte tra venerdì 22 e sabato 23 marzo in via Venturino, a Como. Quando sono arrivati i vigili del fuoco c’era del fumo hanno già invaso due dei quattro piani dell’edificio e per questo motivo tutte le 95 famiglie residenti erano state evacuate. In tutto, 18 condomini hanno avuto bisogno di cure mediche perché presentavano sintomi di intossicazione, tra cui 4 bambini. Alla fine sono state trasportate in ospedale tredici persone, nessuna in gravi condizioni.
La mattina seguente la polizia ha arrestato un 42enne di origini marocchine con l’accusa di incendio doloso. Condotto in prigione del Bassone, è stato scarcerato il 4 giugno scorso e sottoposto alla misura cautelare del arresti domiciliari che dovette prestare servizio presso la sua residenza di Cologno Monzese.
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L’arresto per evasione il 6 giugno
Il 6 giugno, però, alcuni residenti del condominio di via Venturino lo hanno visto aggirarsi nei pressi dello stabile e hanno chiamato il 112. Una pattuglia della Squadra Mobile è stata sul posto è intervenuto ed ha trovato il 42enne.
Violazione del misure precauzionarie, gli agenti lo hanno arrestato per evasione e lo hanno portato nelle stanze di sicurezza della questura. Oggi, 7 giugno, lo sarà provato immediatamente a disposizione del procuratore della Procura di Como.
