domina a Grottaglie ed è gloria in Serie A3 – .

Ore 20.36, un orario di sabato 8 giugno che rimarrà indelebile nella storia della Domotek Volley Reggio Calabria: le lancette dell’orologio erano ferme su quei battiti quando il club amaranto, fondato dieci mesi fa, sfondava il soffitto di vetro. E’ la serie A3. Al culmine di un torneo nel quale la squadra di coach Polimeni ha trascinato con sé tutto ciò che l’ha preceduta, in una torrida serata pugliese è risorta per raccogliere i frutti maturi di un’irresistibile supremazia. In casa del Volley Club Grottaglie, dopo il decisivo 3-0 ottenuto martedì scorso al PalaCalafiore contro il Pag Volley Taviano, è bastato sottrarre un set: il resto avrebbe avuto importanza meno di zero. E i ragazzi calabresi sono usciti dallo Stretto con questa ossessione, sono entrati in albergo con questa ossessione, sono partiti per raggiungere il Pala “Campitelli” con questa ossessione, sono scesi in campo per il riscaldamento pre-partita con questa ossessione, si sono sistemati in campo per la prima di servizio con questa ossessione. E quel punto fermo, in trentasei minuti di contesa, si è impresso nella memoria.

Un epilogo osteggiato dai granata in ogni scambio, ma che era scritto nelle stelle del parziale iniziale. I giocatori di Alessandro Giosa erano addirittura scomparsi sul 15 a 9, margine di apparente sicurezza, ma se ti ritrovi di fronte ad un gruppo di marca Domotek quell’apparenza diventa una trappola diabolica. Punto dopo punto la squadra reggiana accorcia le distanze e raggiunge il treno delle favole. La trama è presto descritta: tra i primi sei Fabio Giuliani è centrale a causa dell’indisponibilità di Stefano Remo. È stato lui, il capitano Domenico Laganà, a segnare la prima firma per la squadra reggina, che, pur sfoggiando una prestazione mostruosa per dimostrare il suo ruolo, come nel resto dell’anno, è stato magnificamente supportato da tutti i protagonisti di una frazione che ha costituito il monumento ad un colossale 2023/2024, anno di nascita del sodalizio. El Moudden e Boscaini si insinuano nelle barriere difensive del Volley Club Grottaglie; Illuzzi e Schifilliti ancorano il set con battute mostruose, Zito innaffia il duello con conoscenza e pratica, Picardo senza concedersi un’imperfezione. È stato Laganà a staccare per la prima volta i Granata dal comando del match. Lo stesso numero 14 che annulla lo sfondamento tentato dai padroni di casa e incolla il punteggio sul 19-19. Vedendosi intrappolata, la squadra tarantina rimediò con un time out dal quale uscì ancora rinvigorita uscendo di soppiatto, con Cazzaniga e Tasholli, sul 22 a 19, ma anche in questa circostanza Laganà prima e Renzo poi gelarono gli entusiasmi di Antonazzo e i suoi compagni di squadra. Il muro di marmo di Picardo scriveva 22-22 sul tabellone. Si continua così fino al raggiungimento dei vantaggi, ma a quel punto la Domotek Volley non ha più intenzione di procrastinare: un errore di Fiore apre il varco in cui si infila il Capitano con uno smash che sgretola la trincea del Grottaglie e fa risuonare le campane della festa. la Serie A3. Il prosieguo del match si è rinnovato in una sfilata d’estasi per tutti i personaggi che hanno reso grande un’idea e il 25-17 e 25-19 del secondo e terzo periodo, insieme al 25-27 del mitico primo set saranno cifre che da oggi in poi indicheranno la stella cometa della Serie A3 seguita dalla Domotek Volley dal segno iniziale a quello definitivo del viaggio: un viaggio che, possiamo giurarlo, riserverà mete inimmaginabili negli anni a venire.

 
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