minaccia e perseguita la sua ex compagna. Viene arrestato, ma finisce in psichiatria – .

minaccia e perseguita la sua ex compagna. Viene arrestato, ma finisce in psichiatria – .
minaccia e perseguita la sua ex compagna. Viene arrestato, ma finisce in psichiatria – .

VENEZIA – È accusato di atti persecutori nei confronti della donna con cui aveva avuto una relazione sentimentale e del suo nuovo compagno, che hanno denunciato di essere stati vittima di ripetute minacce.

Un quarantenne veneziano è finito agli arresti domiciliari in base a un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari di Venezia, Claudia Arditache ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Giorgio Gava.
La reazione dell’uomo, di fronte alla notifica della misura cautelare, ha reso necessario il ricovero nel reparto di psichiatria dell’ospedale, dove attualmente si trova agli arresti domiciliari.

LA LAMENTELA
Gli episodi oggetto di indagine sono recenti: a denunciarli è stata la compagna dell’indagato, che ha denunciato ingenti quantità di stalking, pedinamenti, messaggi e telefonate, nonché minacce di morte rivolte a lei e ad un altro uomo, con con cui avrebbe instaurato una nuova relazione.
La Procura ha disposto accertamenti urgenti, come previsto dalla più recente normativa sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, il cosiddetto “codice rosso”, secondo cui la parte offesa deve essere sentita entro tre giorni dalla registrazione della notizia di un reato e le forze dell’ordine sono tenute a procedere con la massima celerità in tutte le azioni ritenute necessarie.

IL TRADIMENTO
Secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, il presunto “tradimento” di cui l’indagato ritiene di essere stato causa delle minacce e dei ripetuti atti di stalking. Sarebbe stata la scoperta dell’esistenza di un altro uomo a spingere il quarantenne veneziano a compiere quella che la Procura di Venezia considera una vera e propria attività di stalking, cioè la persecuzione della sua ex e del suo nuovo presunto compagno. .
La Procura accusa l’uomo innanzitutto di aver bombardato le sue “vittime” con un gran numero di messaggi e telefonate; di averli seguiti e aspettati fuori dalla loro abitazione e dal luogo di lavoro, per rivolgergli gravi minacce. Per evitare il proseguimento dell’attività persecutoria, il pubblico ministero che coordina le indagini, Giorgio Gava, ha chiesto e ottenuto l’emissione di una misura cautelare.
I nomi dei protagonisti della vicenda giudiziaria vengono omessi a tutela delle parti offese.

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Il Gazzettino

 
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