«A GIUGNO ATTESE 566MILA ASSUNZIONI DALLE AZIENDE, 23MILA IN TRENTINO ALTO ADIGE» – .

«A GIUGNO ATTESE 566MILA ASSUNZIONI DALLE AZIENDE, 23MILA IN TRENTINO ALTO ADIGE» – .
«A GIUGNO ATTESE 566MILA ASSUNZIONI DALLE AZIENDE, 23MILA IN TRENTINO ALTO ADIGE» – .

11.27 – Martedì 11 giugno 2024

(Il testo che segue è interamente tratto dalla nota stampa inviata all’Agenzia di Opinione) –

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Lavoro: 566mila assunzioni attese dalle imprese a giugno e quasi 1,4 milioni entro agosto. Positive le aspettative per il Mezzogiorno, sostenute da costruzioni e commercio; Prosegue il rallentamento dell’attività manifatturiera, soprattutto nel Nord Est.

Sono circa 566mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese nel mese di giugno e salgono a quasi 1,4 milioni nel trimestre giugno-agosto, con un andamento pressoché stabile rispetto a giugno 2023 (-0,3%) e in lieve aumento rispetto al trimestre corrispondente (+ 0,6%). Nel corso del mese la dinamica migliore è stata registrata dalle costruzioni (+16,6%), dal commercio (+10,5%) e dai servizi avanzati (+11,5%). In flessione, invece, il settore manifatturiero (-5,6%). Anche a giugno il 47,6% dei profili cercati sono risultati difficili da trovare (+1,6 pp rispetto all’anno precedente). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nel mese in corso il settore manifatturiero cerca complessivamente 84mila lavoratori nel mese di giugno e 223mila nel trimestre. Le maggiori opportunità di lavoro vengono offerte dalle industrie della meccatronica che cercano 21mila lavoratori nel mese e 55mila nel trimestre, seguite dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (15mila nel mese e 39mila nel trimestre) e da l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (13mila nel mese e 46mila nel trimestre). D’altro canto, la domanda di lavoro proveniente dal settore delle costruzioni si attesta a quasi 52mila assunzioni nel mese di giugno e ad oltre 130mila assunzioni nel trimestre. Sono invece 430mila i contratti di lavoro offerti nel settore dei servizi nel mese in corso e se ne prevedono oltre 1 milione nel trimestre giugno-agosto. Il turismo offre le maggiori opportunità occupazionali con circa 161mila lavoratori ricercati nel mese e 351mila nel trimestre, seguito dal commercio (76mila nel mese e 190mila nel trimestre), dal settore dei servizi alla persona (71mila nel mese e 169 mila nel trimestre) .

Dal punto di vista territoriale, il Mezzogiorno fa registrare il saldo tendenziale più significativo (+3,8 mila su giugno e +19 mila sul trimestre) sostenuto, in particolare, dalla dinamica positiva delle costruzioni e del commercio; il calo dell’attività manifatturiera penalizza le altre aree geografiche, soprattutto il Nord Est (complessivamente -4,4 mila nel mese e -10,3 mila nel trimestre); più stabili, sempre rispetto ad un anno fa, nel Nord Ovest e nel Centro.
Le maggiori opportunità si registrano per le imprese di medie dimensioni con circa 196mila contratti attesi nel mese di giugno.

Sono circa 270mila le assunzioni per le quali le aziende hanno dichiarato di aver incontrato difficoltà nel trovare il profilo giusto. La Borsa delle professioni del Sistema Informativo Excelsior evidenzia tra le professioni tecniche e altamente specializzate i tecnici del settore ingegneristico con il 66,7% di difficile reperibilità, seguiti dai tecnici nella gestione dei processi produttivi di beni e servizi (58,5%), dalla distribuzione commerciale tecnici (58,1%), da ingegneri e tecnici informatici (entrambi 56,7%), mentre tra gli operai specializzati spiccano fonderie, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (75,1%), operai specializzati impiegati nelle finiture edili ( 73,1%) e fabbri e costruttori di utensili (70,2%). Difficile trovare anche gli operai meccanici dell’industria tessile e dell’abbigliamento (76,3%).

Resta elevata, anche se in lieve calo rispetto allo scorso anno, la domanda di lavoratori immigrati, con 104mila ingressi previsti nel mese, pari al 18,4% del totale. Tra i settori che fanno maggior ricorso a manodopera straniera si confermano i servizi di supporto operativo alle imprese e alle persone (il 34,3% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i trasporti, i servizi di logistica e di magazzinaggio (28,4%), la metallurgia (22,6%) e costruzioni (21,8%).

 
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