Cuoio di Toscana fattura 140 milioni e sostiene la creazione giovane – .

Cuoio di Toscana fattura 140 milioni e sostiene la creazione giovane – .
Cuoio di Toscana fattura 140 milioni e sostiene la creazione giovane – .

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13 giugno 2024

Il consorzio Cuoio di Toscana, leader internazionale nella produzione di cuoio da suola con quote di mercato pari al 98% del mercato italiano e oltre l’80% del mercato europeo, rinnova il suo sostegno ai talenti emergenti a Pitti Uomo 106 collaborando con il brand aziendale La stilista francese Marine Serre, Guest Designer della kermesse fiorentina, e amplia il progetto “S|Style”. Il 13 giugno, inoltre, l’installazione “Infinity Mirror” a Palazzo Borghese ha celebrato un’edizione speciale per la Primavera-Estate 2025. Fatturato intorno ai 140 milioni, con prospettive abbastanza positive per la seconda metà del 2024.

pelle toscana

“Dal 2021 sosteniamo i giovani talenti attraverso il Premio CDT con l’obiettivo di valorizzare la creatività e sensibilizzare sull’importanza di un prodotto Made in Italy di qualità come la nostra pelle. Questa collaborazione dimostra la capacità della materia prima di rispondere all’innovazione in un’ottica sostenibile, essenziale per il futuro del settore”, dichiara Antonio Quirici, Presidente di Cuoio di Toscana. “Per Marine abbiamo creato degli accessori con il fiore in pelle, visto nella sua sfilata, organizzata nel giardino all’italiana della storica Villa di Maiano”.

Al centro del Salone delle Nazioni, della kermesse fiorentina leader nel mondo per la moda maschile, Cuoio di Toscana ha poi svelato la collaborazione con il gruppo Kering e il suo Kering Material Innovation Lab (il centro di ricerca interno al gruppo francese fondato nel 2013 e con sede a Milano dedicato all’approvvigionamento di materiali e tessuti allineati ai Kering Sustainability Standards), legati all’ecosostenibilità dei materiali, nell’ambito del progetto “S|Style”, la piattaforma di Pitti Immagine Discovery Foundation. Giunta alla sua ottava edizione, “S|Style” nasce nel 2020 in piena pandemia con l’obiettivo di valorizzare una generazione di fashion designer internazionali con una solida cultura della responsabilità.

In questa edizione, 9 stilisti hanno disegnato una scarpa, caratterizzata dalla suola verde del consorzio, ottenuta da materiali che non impattano sull’ambiente. Essi sono Buzigahill (Uganda), Cooimhe Dowling (Danimarca/Irlanda), Denzilpatrick (Regno Unito), Domenico Orefice (Italia), Florania (Italia), Guido Vera (Cile), Permu (Cina) Tolo (Italia), Unsung Weavers (Grecia ) e Via Piave 33 (Italia).

A livello economico-finanziario Cuoio di Toscana non è riuscita a raggiungere l’obiettivo prefissato lo scorso anno di chiudere l’esercizio intorno ai 200 milioni di euro di fatturato, con “i primi mesi del 2024 difficili come la seconda parte del 2023, quando chiudevamo l’anno poco sopra i 140 milioni di euro di fatturato complessivo”, ammette Quirici, “ma ora sembra che ci sia una ripresa, che dovrebbe permetterci di recuperare quella parte nella seconda metà di fatturato che rispetto allo stesso periodo precedente anno che abbiamo perso nei primi 6 mesi. Il tutto prima del 2025 sul quale siamo prudenti, dopo questo difficile 2024 a causa dei ben noti problemi geopolitici e climatici, delle guerre e delle incertezze globali sull’economia. Troppe cose tutte insieme.”

Cuoio di Toscana è stato protagonista anche della kermesse toscana con l’installazione “Infinity Mirror”, dedicata alla speciale edizione silver del suo classico mocassino caratterizzato dalla Suola Verde, manifesto dei valori sostenibili del consorzio. Un progetto concettuale e immersivo che voleva raccontare il modus operandi dell’azienda senza impatto sul pianeta, con una proiezione infinita della scarpa attraverso superfici specchianti. Nella serata di presentazione Valerio Ponti, Presidente dell’Associazione Italiana Podologi, ha illustrato le linee della partnership nata con Cuoio di Toscana lo scorso gennaio, che mira a diffondere le proprietà naturali della pelle conciata al vegetale e le qualità benefiche per l’organismo in termini di della traspirazione e della microcircolazione.

Esprimendo l’eccellenza di un cuoio da suola unico, ottenuto con concia lenta al vegetale e un antico procedimento basato sull’utilizzo di tannini naturali ricavati dal legno di castagno, mimosa e quebracho, il marchio Cuoio di Toscana nasce con l’obiettivo di diventarne portavoce nel mondo di uno dei principali distretti conciari. Dotate di circa 300 dipendenti complessivamente, le aziende che fanno parte del consorzio sono tutte situate nella provincia di Pisa, tra Santa Croce sull’Arno (Bonistalli e Stefanelli SpA) e San Miniato, Ponte a Egola (Gruppo Conciario CMC International SpA , Conceria Gi-Elle-Emme SpA, Cuoificio Otello, Lamonti Cuoio SpA, Conceria 3S Srl e Volpi Concerie Srl).

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