Il racconto di Roberto Bof pubblicato sul sito Handicap di una giornata speciale vissuta dagli utenti di Polha Varese in gita al parco Campo dei Fiori con mezzi speciali, per consentire a tutti, a piedi o in sedia a rotelle, di raggiungere la propria destinazione
Una giornata insieme, dove chi può arrivarci si unisce a chi ha più difficoltà ad arrivarci o chi da solo non ci arriverebbe. È successo dentro Parco Campo dei Fiori, presso il Villaggio Cagnola. I primi attori della Varese più bella sono stati gli Alpini dei Gruppi Brinzio in cucina e di Varese in squadra con altri amici a sostegno dei ragazzi della Polha Varese seduti in sedia a rotelle o a bordo delle splendide carrozze di montagna messe a disposizione dall’Associazione Dappertutto di Albosaggia (SO).
«L’organizzazione di questa domenica trascorsa in compagnia di belle persone immerse nella natura di un bellissimo angolo della nostra Varese – racconta la Presidente della Polha, Daniela Colonna Preti – lo dobbiamo in gran parte al nostro instancabile segretario Marinetta Molinari. È uno dei momenti di condivisione che abbiamo pensato per dedicare attenzione anche a chi non è impegnato a livello agonistico come i nostri atleti di alto livello, in un contesto di un progetto che sarà sostenuto attraverso uno specifico bando dalla Fondazione di Comunità Varesotto”.
«A causa del Covid in primis e poi di tutto quello che la vita quotidiana sempre più complessa della nostra associazione comporta, avevamo perso strada facendo la voglia di stare insieme ad eccezione della tradizionale vacanza estiva, che però era anche condizionata, in termini di presenze , dall’impegno sportivo dei nostri atleti di punta e conseguentemente dei loro tecnici e volontari – prosegue -. Da qui è nata in tutti noi l’esigenza di un progetto fatto di 8 tappe che vada dalla vacanza al mare al mercatino di Natale, dalla serata musicale allo yoga in questo “Viaggio d’Amicizia” al Villaggio Cagnola accolti dalle Guardie Ecologiche Volontarie. Un totale di 8 eventi partecipati e apprezzati.
«Una constatazione che, insieme ai nostri 40 anni di storia, ci suggerisce di indirizzare i nostri sforzi, più che a farci conoscere, a recuperare e consolidare lo spirito di gruppo che ci ha sempre caratterizzato», conclude il presidente di Polha Varese.
