Un prato all’inglese a Carignano per “Romeo e Giulietta” e “Dopo Giulietta” – Torino News – .

Un prato all’inglese a Carignano per “Romeo e Giulietta” e “Dopo Giulietta” – Torino News – .
Un prato all’inglese a Carignano per “Romeo e Giulietta” e “Dopo Giulietta” – Torino News – .

Romeo e Giulietta nello spettacolo diretto da Filippo Diniche va in scena martedì 18 Giugno in prima nazionale su “prato verde” di Carignano, sono due ragazze. Il motivo di questa scelta, spiega Dini, “Non lo so, in quel momento, quando li ho visti, mi è sembrato giusto così”. Ma questa non è l’unica particolarità che vedrai su quello “prato verde”. Vedremo anche il seguito di questa storia d’amore, la più famosa al mondo. È intitolato “Dopo Giulietta”, è stato scritto da un drammaturgo scozzese e debutterà, sempre con la regia di Dini, mercoledì 19 giugno. Dopo “Sogno di una notte di mezza estate” dell’anno scorso, “English Lawn. Sere d’estate a Teatro Carignano”, il festival estivo dello Stabile dedicato ai grandi classici shakespeariani (disponibili a prezzi convenienti), propone il dittico “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare e “After Juliet” di Sharman Macdonald.

Coprodotti dallo Stabile di Torino e dallo Stabile del Veneto, i due spettacoli si alterneranno sul palco di Piazza Carignano fino al 14 luglio. Ad interpretarli saranno gli attori diplomati alla Scuola per Attore del Teatro Stabile di Torino. L’interpretazione che il direttore artistico dello Stabile del Veneto fa della tragedia del Bardo, ambientata in questo caso in un parco giochi abbandonato, è quella di uno “scontro generazionale”. «Il dittico parla di una strage, della fine di tutto ciò che possiamo riferire ai giovani – spiega Dini -. Le nuove generazioni vengono uccise dai social, dall’eco-ansia, sono già segnate fin dalla nascita dal senso della fine, della fine del nostro pianeta. Porteranno con sé questo senso di morte per tutta la vita. Romeo e Giulietta, per me, racconta questo”.

Il massacro continua “Dopo Giulietta”, narrato con il tono della commedia nera, con umorismo e pathos. Ecco Rosalina, la prima fidanzata di Romeo, che vuole vendicare l’affronto di essere stata abbandonata dall’amante per Giulietta. I protagonisti sono ancora una volta i giovani. I giovani di una città, spiega Sharman, che «potrebbe essere Verona, come potrebbe essere Edimburgo, Dublino, New York o Liverpool. Potrebbe essere 1500 o 1900, 2000 o 3000″. Perché qui o là, ieri, oggi o domani, i giovani hanno ereditato l’odio dai loro genitori. «Odio o niente – è ancora Dini -, niente totale. Vuoto. Tutto questo in un clima di attesa della fine, di attesa del nemico da un momento all’altro. I ragazzi aspettano sempre”.

 
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