Ravenna, la rivoluzione è ormai compiuta. Se ne va anche Gadda, ma è un addio amaro – .

Ravenna, la rivoluzione è ormai compiuta. Se ne va anche Gadda, ma è un addio amaro – .
Ravenna, la rivoluzione è ormai compiuta. Se ne va anche Gadda, ma è un addio amaro – .

“Un mese di silenzio potrebbe bastare”. Massimo Gadda non sarà l’allenatore del Ravenna di Cipriani e Baldassarri. A venticinque giorni dalla vittoria playoff contro il Corticella, l’allenatore milanese che ha guidato la squadra giallorossa nelle ultime due stagioni ha sfondato: “La mia avventura al Ravenna finisce qui. Ed è qualcosa che scelgo, senza sapere nulla. delle intenzioni della nuova società”. Gadda, che vive a Ravenna dopo aver vinto da giocatore e da allenatore, ha spiegato nei dettagli la sua decisione: “A chi mi chiede se sono rimasto deluso, dico di no. No, perché non mi aspetto più niente da questo mondo e, quando non ti aspetti niente, qualunque cosa accada, la accetti. Dopo il direttore sportivo Andrea Grammatica, che ha salutato tutti la scorsa settimana, e dopo il responsabile del settore giovanile Claudio Treggia, andato via 48 ore fa, il Ravenna perde un altro pezzo. Ci stiamo quindi muovendo rapidamente nella direzione del nuovo libro. “Certo – ha aggiunto Massimo Gadda – mi sarebbe piaciuto dare continuità al grande lavoro fatto in questi due anni, ma poi ci sono le scelte. Ed è normale che chi comanda sia libero di realizzarli. Le scelte vanno quindi accettate, perché è giusto. Parto orgoglioso di aver riportato un entusiasmo che a Ravenna non si vedeva da anni. E, a Ravenna, che conosco bene, non è così evidente la stima che hanno riservato ai miei ragazzi e al mio staff”.

Gadda ha poi ricordato un dato statistico importante: “Ho allenato il Ravenna in serie D due volte, partendo dall’inizio. Nel 2002-03 e quest’anno. In entrambi i casi sono arrivato primo. Posso farmi da parte facilmente. Dovrei ringraziare tante persone, ma non faccio nomi, perché potrei dimenticarne qualcuno, lo farò personalmente. Mando a tutti un caloroso abbraccio”. Si chiude così il terzo capitolo della lunga storia di Massimo Gadda con i colori giallorossi. Una storia (91 presenze e 3 gol) iniziata, da calciatore, nel 1994-95, un anno difficile, perché quello successivo alla sconfitta della prima retrocessione dal B. Gadda divenne subito leader di quella squadra. Gli furono conferiti i gradi di capitano. La prima stagione in C1 non fu fortunata, perché i playoff contro la Pistoiese furono fatali. Ma l’anno successivo la promozione arriva con Rumignani, che subentra a Buffoni in panchina. E poi, l’8° posto in Serie B nel 96-97, con Novellino in panchina, per il miglior risultato di sempre nella storia del calcio ravennate. Da allenatore Gadda – come detto – vinse la Serie D nel 2002-03. In C2 viene confermato da Ferlaino, che però non ha avuto troppa pazienza: lo ha infatti esonerato dopo 4 giornate, salvo poi richiamarlo alla dodicesima giornata, sfiorando l’accesso ai playoff. Il 3° capitolo è storia recente. L’anno scorso Gadda fu chiamato in lizza dopo 11 giornate per sostituire Serpini. Nonostante la rincorsa, l’accesso ai playoff è sfuggito all’ultima giornata. Quest’anno, però, oltre ai risultati (primo posto ‘virtuale’ e vittoria nei playoff), ciò che resta è l’entusiasmo suscitato da una squadra di guerrieri, orchestrata a meraviglia. Appresa la notizia della ‘rinuncia’ di Gadda, il Ravenna di Brunelli ha ringraziato pubblicamente l’ultimo allenatore della vecchia dirigenza.

 
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