Pisa, vuole rifarsi il seno ma il chirurgo estetico le fa sparire il capezzolo: condannata – .

Pisa, vuole rifarsi il seno ma il chirurgo estetico le fa sparire il capezzolo: condannata – .
Pisa, vuole rifarsi il seno ma il chirurgo estetico le fa sparire il capezzolo: condannata – .

Il chirurgo estetico e la struttura sanitaria dove lavorava sono stati condannati a risarcire con circa 85mila euro una donna per le lesioni permanenti provocate in seguito ad un intervento di lifting del seno.

Il Tribunale di Pisa ha condannato un chirurgo estetico e la struttura sanitaria dove lavorava a risarcire con circa 85mila euro una donna per le lesioni permanenti provocate in seguito ad un intervento di lifting del seno. La sentenza è stata emessa il 10 giugno e i fatti iniziano 15 anni fa, quando la vittima della vicenda aveva appena 24 anni e decise di recarsi dal medico per un intervento di routine, la cosiddetta mastopessi con protesi, per motivi estetici. .

La giovane donna lo pensava davvero “sollevarle” il senoma fin da subito gli interventi chirurgici non ebbero gli effetti estetici sperati, tanto che la donna – dopo essere stata sotto i ferri per la prima volta – dovette sottoporsi ad estese 4 interventi successivi e in breve tempo per un susseguirsi di errori del chirurgo estetico, sempre secondo i giudici pisani, che alla fine le hanno lasciato lesioni definitive e permanenti con la totale scomparsa anche di un capezzolo.

La ragazza era stata operata per la prima volta il 23 marzo 2009, ma dopo alcuni giorni di febbre alta e dolori, avendo un ematoma a livello del capezzolo della mammella destra ed un’alterazione dello stesso, era stata sottoposto ad un secondo intervento il 4 aprile dello stesso anno. Il 14 aprile è stata poi sottoposta ad un terzo intervento per il “trattamento chirurgico dell’ematoma residuo”. Meno di due mesi dopo il chirurgo estetico è intervenuto nuovamente per sostituire le protesi inizialmente inserite con altre di volume maggiore.

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Secondo la perizia disposta dal giudice, i seni della donna al termine dei 4 interventi sono risultati “pesantemente compromesso nel suo valore estetico, dismorfico e perfino altamente spiacevole”, sicuramente riguardante il seno destro privo del capezzolo, sostituito da tessuto cicatriziale. Oltre alle conseguenze estetiche, il risultato fu una sintomatologia rappresentata da dolore diffuso al seno destro con preclusione dell’allattamento al seno seno naturale, sia precedente che attuale.

Per questi motivi, e per la giovane età della paziente all’epoca dei fatti, il chirurgo e la clinica alla quale la donna si era rivolta sono stati condannati a risarcirla con 85mila euro.

 
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