di Stefano Fogliani
SASSUOLO
Pinamonti? Che resti non è nell’ordine delle cose, che possiamo capitalizzare appieno (il Sassuolo lo ha pagato 20 milioni) una stagione che ha visto l’arciere di Cles segnare comunque 12 gol tra campionato e coppa, visto l’impatto della retrocessione sul valore stesso . Berardi? Vale lo stesso discorso, in più l’attaccante calabrese tornerà in campo solo a fine inverno, a prescindere dalle quotazioni mostruose che da sempre accompagnano le voci sul suo conto.
Laurientè, poi: secondo indiscrezioni sarà lui l’uomo mercato del Sassuolo, uno dei pochi in grado di garantire plusvalenze da reinvestire. E non solo perché il Sassuolo gli ha pagato la giusta cifra (una decina di milioni) ma anche e soprattutto perché l’attaccante francese (potenzialmente devastante anche se poco continuativo, e con un ruolino di marcia che dice 12 gol e 12 assist nelle 65 partite giocate in campionato) e Serie B non c’entrano, né Laurientè, che già a gennaio era titolare, informate Lazio e Fiorentina, sembra avere troppa voglia di giocare, in cadetteria.
Ecco le indiscrezioni, dunque, che fino a qualche tempo fa davano adito ad un Torino che sembra però essere sfuggito mentre la Roma – prima ad informarsi, con 12 milioni come argomento iniziale per avviare una trattativa – si sarebbe unita. da Venezia e Lecce. La squadra salentina proverebbe a ‘battere’ la pista lavorando su prestito e inserimento di contropartite tecniche, mentre i neopromossi lagunari sono però ancora alle prese con la questione allenatore – in lizza anche l’ex Eusebio Di Francesco – ma non non vogliono affrontare la massima serie con solo Pohjanpalo, Gytkjaer e Pierini e si guardano intorno: Laurientè è tra i possibili ‘successi’, magari in ticket con quel Gian Marco Ferrari – cambiamo reparto, ma restiamo con i possibili titolare in casa neroverde – voglioso però anche di Cagliari e Parma.
Una situazione fluida, insomma, alla quale varrà la pena abituarsi, senza prestare troppa attenzione a quanto ha detto qualche giorno fa l’ad neroverde Giovanni Carnevali. Cioè «abbiamo dei giocatori importanti, abbiamo qualche nazionale, ma al momento non ci interessano i trasferimenti, oggi non c’è nessuno in vendita, pensiamo a costruire». Pre-tattica, quella del plenipotenziario del Sassuolo che, suo malgrado, con le cessioni, dovrà fare i conti da qui alla fine del mercato. E per far tornare i conti, Laurientè può essere se non l’uomo giusto, almeno uno degli uomini giusti.
