«Un furto indegno, restituitelo» – .

«Un furto indegno, restituitelo» – .
«Un furto indegno, restituitelo» – .

TREVISO – “Restituiscilo. Questo furto è un disastro”. Si è fermato direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale 2, Francesco Benazzi, nel condannare l’episodio di martedì sera. Il defibrillatore lungo la strada è scomparso Resterà, più precisamente quello situato nel tratto compreso tra Villa Carisi e gli edifici in fase di ristrutturazione degli ex mulini. Non si sa ancora chi sia stato, né se sia stato il risultato di uno scherzo o di un’azione orchestrata da professionisti. Ma, in ogni caso, l’appello del direttore Benazzi non ha tardato ad arrivare: «Rubare un defibrillatore è un vero disastro. È uno strumento che salva vite umane – ha tuonato – È un doppio danno: morale, oltre che economico. Spero che chiunque lo abbia preso lo riporti indietro. «Costa tra gli 800 e i mille euro – prosegue – se lo hanno rubato dei professionisti, li invito a riportarlo, visto che possono acquistarlo da soli. Se però si trattasse di bambini, l’appello è lo stesso: il defibrillatore è una salvezza che serve a tutta la comunità. Anche loro potrebbero averne bisogno un giorno”.

Il danno

Il defibrillatore Restera è stato, tra le altre cose, il risultato di a donazione privata e inserita dall’Azienda Sanitaria Locale in collaborazione con il Comune: «Chi aveva donato questo defibrillatore lo aveva fatto con lo scopo di salvare vite. Lungo la Restera passano tante persone che corrono e camminano – spiega Benazzi – e anche diversi anziani. Serve il defibrillatore. Non posso che definirlo un massacro averlo preso”. “Se è uno scherzo, o uno scherzo, segnalatelo”, ribadisce.

Grande anche l’indignazione di chi abita lungo la Restera: “Restituitela” è lo stesso appello che arriva dai cittadini, pieni di rabbia e di sdegno: “Non si capisce come qualcuno possa commettere un atto del genere, che è nei confronti danno dell’intera comunità. Anche quegli stessi autori dell’acrobazia. Così come i passanti, e i tanti utenti che usano la Restera per correre o camminare: «Quel defibrillatore era una sicurezza in più per tutti», hanno commentato. Che senso aveva rubarlo? Questo è quanto si chiedono sia i cittadini che l’azienda sanitaria: «È un dispositivo che va a beneficio di tutti – ha aggiunto Benazzi – La sua utilità è esclusivamente quella di essere utilizzato in emergenze». Difficile quindi immaginare un’altra destinazione d’uso, oltre all’ipotetica vendita. Ora nel posto vacante è stato affisso un cartello: “Apparecchio non disponibile a causa di furto”.

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Il Gazzettino

TREVISO – «Restituitemelo. Questo furto è un disastro”. Il direttore generale dell’Azienda USL 2, Francesco Benazzi, è fermo nel condannare l’episodio di martedì…

 
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