Breaking news
«Il futuro prende forma» – . -
Margarita giura vendetta contro Cruz – . -
“Ho sempre creduto nei quarti di finale” – . -
le pagelle – . -
È morta Oriana Bertolino, 31 anni – . -
NeoLatina, il neo che ti rende unica – . -

Tettoia Vinaj, un dialogo tra sordi in consiglio comunale – .

Tettoia Vinaj, un dialogo tra sordi in consiglio comunale – .
Tettoia Vinaj, un dialogo tra sordi in consiglio comunale – .

“Lo capiva da molto tempo”ma anche “còca per broca”O “Roma per Roma”. Sono tutti modi di dire che il piemontese si è inventato per definire un malinteso tra due cose che “suonano simili”. Succede qualcosa del genere nell’aula del municipio di Cuneo, quando si parla di Tettoia Vinaj: l’opposizione pensa alle rette mai pagate, alla fideiussione mai arrivata, alla controversa vicenda giudiziaria che continua. La maggioranza alla piazza riqualificata, alla sentenza che avrebbe “scagionato” la precedente amministrazione, all’attività di Baladin e di chi ci ha lavorato finora.

Così, nel secondo concilio straordinario sul tema imposto dalle minoranze, va in scena una commedia degli equivoci tra due partiti che si parlano ma non si capiscono. Si è già sentito tutto, a parte il nome dell’avvocato che ha sostituito Vittorio Barosio: si tratta di Giorgio Lezzi, dello studio Osborne Clarke di Milano. Lo fa sapere al sindaco Patrizia Manassero, attualmente in vacanza, che si collega con i consiglieri da remoto. Nessuna spiegazione sulle motivazioni della revoca dell’incarico, l’ennesimo colpo di scena nella telenovela, su cui aleggia l’ombra di un disaccordo insanabile circa la strategia procedurale da seguire. Barosio voleva l’accordo con Tettoia Vinaj srl, circostanza confermata dall’avvocato Fabrizio Revelli che difende l’azienda Dario Dalmasso. Nella maggior parte dei casi qualcuno si è messo di mezzo e secondo alcune indiscrezioni sarebbero i centristi. La stranezza, rimarcata dal leader degli Indipendenti Giancarlo Boselliè che non c’è traccia di questa interlocuzione: “Non ci sono carte – spiega il sindaco – perché c’è stata una perquisizione da parte dei legali, ma non c’erano le condizioni per una soluzione di questo tipo: non è mai partita”.

Il sospetto dell’opposizione: “Una direzione dietro quanto accaduto”

Almeno un mistero è dunque risolto. L’altro riguarda la causa della convocazione straordinaria, ossia la mancata comunicazione della revoca del mandato legale: “Il sindaco aveva, fino al giorno prima, esaltato le capacità e il rapporto trentennale con lo studio Barosio” ricorda Boselli. «La scelta dell’assessore Fantino di affidare la causa a un nuovo avvocato è stata fatta e formalizzata in seguito» risponde il capogruppo del Centro per Cuneo Vincenzo Pellegrino. “È vero che il cambio di avvocato è stato fatto dopo il consiglio comunale” conferma Manassero. Qui però aggiungiamo, anche se vogliamo capire questo per il male qualcosa non quadra con le date: lo scoop de La stampa sul “licenziamento” dell’avvocato Barosio è stata pubblicata il 29 maggio, all’indomani dell’ultimo consiglio comunale. È possibile che sia stato “ufficializzato” più tardi, non che almeno non fosse stato deciso prima.

“Il fatto che l’atto non sia portato a termine non esenta la maggioranza dall’esprimere pareri su quanto già deciso con delibere consiliari” oggetti a questo proposito Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), denunciando il “facciamo gli ‘atti formali’”o quello “In questi mesi c’è sempre qualche atto formale non portato a termine quando facciamo un’indagine e l’assessore risponde che l’atto non è ancora stato portato a termine”. “Non è una coincidenza” aggiunge il decano della sinistra civica: “La maggioranza fa così perché non vanno d’accordo e per evitare di finire nei guai nascondono le cose”. E non sarebbe un caso, ipotizza, nemmeno che non siano pervenute ingiunzioni da parte del manager considerato contumace: «Questo trattamento bonario è legato al fatto che, mancando i soldi per la ristrutturazione degli immobili di piazza Foro Boario, ci siamo rivolti a questa controparte che ha realizzato i lavori e ha impegnato dei capitali. Da qui il tentativo di accordo, portato avanti nonostante undici interpellanze mie e di Lauria, ma non si è mai concluso”. A questo punto, aggiunge, “L’unica strada logica è riaprire questa indagine e istituire una commissione specifica, perché questo modo di operare esula dalla logica, dal buon senso e dalla dignità di un consiglio comunale”.

“Sono sempre più convinto che il tutto non avrebbe potuto svilupparsi, in questi anni, senza una direzione” osservare Beppe Lauria (Indipendenza!), tirando di nuovo Baladin per la giacca: “A Montagnola ha investito un imprenditore e gli è stato spiegato che non poteva continuare. Adesso tutti si stracciano le vesti dicendo che l’imprenditore privato è ottimo, tanto che è lo stesso a cui daremo Cascina Vecchia al prezzo di 12mila euro l’anno. Considerato il rapporto diretto tra noi e Baladin, credo che non ci saranno problemi a mostrarci i documenti giustificativi dei pagamenti effettuati in passato”. Lauria si concentra sulle conseguenze dei mancati pagamenti: “Di fronte alla perdita di un milione stiamo facendo commissioni consiliari dove ci prepareremo a decidere su un aumento di oltre il 21% degli oneri di urbanizzazione”.

Lo stesso tema è sollevato da Paolo Armellini (Indipendente): “Ci sono in gioco soldi pubblici, e tanti, che avrebbero potuto essere destinati – ad esempio – all’abbattimento delle barriere architettoniche nel territorio comunale”. “Dire che questa vicenda è stata gestita con superficialità è riduttivo: intanto ci chiediamo perché ci sono voluti anni per agire legalmente” afferma Massimo Garnero (Fratelli d’Italia): “Hai gestito la questione a livello amatoriale, – accusa – anche se gli emolumenti che ricevi non sono tali”. “Sono soldi dei cittadini, l’Imu che paghiamo in questi giorni è stata aumentata” avverte Franco Civallero (ForzaItalia): “Se avessimo avuto quel milione, molto probabilmente non ce ne sarebbe stato bisogno”. Mavy Civallero (SiAmo Cuneo) solleva ulteriori sospetti: “Il Comune questi soldi li vuole oppure no? Mi viene da pensare che non li voglia, perché sa che non sono suoi e che ci sono accordi pregressi in tal senso, ma dobbiamo lottare per far finta di volerli”.. Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), rivolta ai centristi, interrogazione “fino a quando non dovremo continuare a vedere il ricatto paralizzare la città e quali vantaggi porterà al sindaco fingere e accettare che il ricatto diventi un metodo di lavoro”. “Possiamo continuare a discutere sull’argomento per mesi se rimaniamo radicati nelle nostre posizioni. Abbiamo sempre le informazioni il giorno successivo” conclude Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni).

La maggioranza: “Abbiamo le premesse. La sentenza ci dà ragione”

“Non ci sono informazioni sulla controversia, oltre a quelle già fornite, che dovrebbero o possono essere fornite” Pellegrino risponde a chi chiede informazioni su cosa accadrà con il cambio di avvocato (c’è in ballo anche un ricorso, già deciso). Definita l’agenda dell’opposizione “erroneo e specioso”frutto di uno «copiissima attività strumentale su Tettoia Vinaj»: «Ciò che conta è che oggi, grazie all’opera dell’assessore Fantino, il Comune è entrato in possesso del suo immobile. Verrà indetta una gara che porterà ad un nuovo rapporto contrattuale, sano e solido, con vantaggi economici per il Comune e grandi ricadute sociali, culturali e artistiche per la piazza”. “La sentenza sgombra il campo da ogni dubbio e sospetto sull’operato dell’amministrazione e riconosce la colpevolezza della società” ribadisce il leader del Pd Claudia Carliin ritrovato accordo con i centristi: “È stata garantita la custodia dell’immobile e la continuità dell’attività amministrativa, in una zona della città delicata dal punto di vista della pubblica sicurezza”.

Il sindaco invita inoltre a non dare per scontata la restituzione dei locali: “Il rimborso ci permette oggi di riprendere il rapporto con Open Baladin e di ottenere immediatamente il pagamento del canone”. Passiamo quindi ad un discorso più ampio excursus sulla piazza “che era un non-luogo” e che è stato recuperato “alla socialità della città”: Poi “c’è stato un evento spiacevole, una disgrazia, abbiamo incontrato un operatore che non ha pagato i canoni concessori”. Parole che provocano ulteriori risposte: “Ci preoccupiamo molto dei ‘non luoghi’ della città, visto quello che è successo in questo ‘non luogo’” risponde Bongiovanni. “Anche la banda Bassotti può fare cose belle” Sturlese ironizza, mentre Boselli incalza, chiamando in causa il futuro esposto per danno fiscale: “Chiedo al sindaco se pensa di potersi giustificare davanti alla Corte dei Conti dicendo che è una bella piazza”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Nessun riscontro dalla Regione. Basta ritardi” – ekuonews.it – .
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .