TIVOLI – “Dimessi dal Servizio di Emergenza Sociale”, il ricorso di un disoccupato sfrattato – .

TIVOLI – “Dimessi dal Servizio di Emergenza Sociale”, il ricorso di un disoccupato sfrattato – .
TIVOLI – “Dimessi dal Servizio di Emergenza Sociale”, il ricorso di un disoccupato sfrattato – .

Ritrova te stesso senza lavoro e senza un tetto sopra la testa.

Chiedi aiuto alle istituzioni, trovane una mano tesa che viene immediatamente ritirata.

Ricadere nell’incubo di finire per strada.

È il dramma di Marcello (il nome è fittizio), a Disoccupato italiano, 57 anni, attualmente alloggiato in un albergo a Bagni di Tivoli a spese del Comune di Tivoli.

L’uomo si è rivolto alla redazione del quotidiano online della Città del Nord Est Tiburno.Tv per portare il suo caso in prima linea nelle notizie perché domani, sabato 16 giugno, Marcello dovrà lasciare la camera d’albergo e trovare una soluzione alternativa.

È quanto ha affermato lo stesso disoccupato al termine di un colloquio avuto lo scorso 6 giugno con un’assistente sociale di Palazzo San Bernardino.

IL dramma di Marcello è iniziata lo scorso 16 maggio, quando gli è stata notificata sfratto esecutivo con forza pubblica per mancato pagamento dell’appartamento impiegato, con contratto ormai scaduto, a Villaggio di Adriano.

“Non avere soluzioni abitative, per mancanza di garanzie e fondi per poter versare una cauzione per un affitto – racconta il 57enne – su suggerimento di un amico, il 29 aprile ho contattato via email i servizi sociali del comune di Tivoli e il giorno successivo sono stato contattato per un colloquio telefonico, al termine del quale l’assistente sociale mi ha suggerito di rivolgermi al segretariato sociale del Comune per rappresentare la mia difficoltà”.

Presso la sede indicata Marcello dice di aver esposto il problema e fornito la certificazione VEDO per verificare le sue difficoltà.

Poi gli è stato dato il numero verde, 800708905del servizio di emergenza socialeuna struttura preposta al pronto intervento in caso di emergenze sociali di ogni genere, come descritto online dal Comune stesso:

Hai bisogno di aiuto? C’è il Servizio Sociale di Emergenza gratuito, attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno

«Come hai suggerito – continua il racconto l’italiano disoccupato – il giorno dello sfratto ho contattato il numero verde che ha chiamato subito due assistenti che, valutata la mia posizione, mi hanno trovato alloggio presso un albergo convenzionato in zona Tivoli Terme e dove sono stato subito accolto”.

Marcello sembrava averne ritrovato un briciolo serenità almeno fino a giovedì scorso 6 giugno quando è stato convocato dall’assistente sociale competente pianificare il tuo reinserimento nel mondo del lavoro e gli altri passi da compiere per tornare a uno vita normale.

“Ma sfortunatamente – spiega Marcello – l’unica cosa fatta è stata prendere atto che l’Agenzia per il Lavoro non aveva ancora risposto alla richiesta di Sostegno Formativo e Lavorativo, che nel frattempo il Servizio di Emergenza Sociale mi aveva consigliato di fare, e stabilire che il 16 giugno dovrò partire l’alloggio temporaneo assegnatomi”.

“Per onestà e dovere di cronaca – sottolinea Marcello – Devo dire che nessun periodo di tempo mi era stato garantito nell’attuale sostegno abitativo, tuttavia, parlando quotidianamente con l’albergatore e il ristoratore che si occupa dei pasti convenzionati, ho appreso che la durata abituale del servizio di sostegno abitativo è tre mesi.

O almeno così è stato fino ad ora per tutti gli ospiti tranne me. Purtroppo questa situazione si è verificata proprio nei giorni delle elezioni e i miei tentativi di parlare con l’assessore ai Servizi Sociali sono stati vani e credo che anche lui sia cambiato con le elezioni”.

“La mia richiesta – conclude il disoccupato – è capire il perché di questa disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri ospiti fino ad oggi accolti e sapere se esiste la possibilità di prolungare l’accoglienza, come accennato in apertura, fino al momento del reinserimento nel mondo del lavoro anche in virtù del fatto di aver ricevuto una prima convocazione presso l’Agenzia per il Lavoro per la probabile accettazione del Richiesto Supporto Formativo e Lavorativo”.

 
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