Dolce Enrico | estense.com Ferrara – .

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Dolce Enrico,

Ti ho conosciuto in una sera piovosa di qualche anno fa, eri molto giovane, educato e gentile, sei ancora educato e gentile…

Un percorso condiviso con i valori più belli del mondo, percorsi diversi di Partito e Movimento politico, ma non importa…

Sì, i valori più belli, quelli che ci portano, se vediamo una persona in difficoltà per qualsiasi motivo, a metterci subito nei suoi panni per dare una mano.

Quelli che ci spingono ad agire non per il bene del singolo, ma per quello di tutti.
Quelli che ci spingono a studiare, imparare e fare domande, perché capire come funzionano le cose è importante.
Quelli che vedono nella scuola per tutti la possibilità di riscatto per chiunque: “anche l’operaio vuole il figlio Dottore”…
Quelli che credono che viaggiare sia fondamentale per non diventare razzisti.
Quelli che mettono al primo posto i rapporti umani.

Poi le gite a Marzabotto e Casa Cervi, seguendovi da lontano a Ventotene, lo studio della Guerra di Resistenza nel nostro territorio, i Partigiani Copparesi che abbiamo incontrato insieme, le loro storie straordinarie.
Casa mia come casa del Popolo, la chitarra di Jacopo, il vino rosso, l’Albana di Romagna, i dolci fatti da te, le tue opinioni e quelle di Stefano a confronto e ancora, la signorina Saugella al tuo esame di laurea, il Professore, Tiburzi e il Moro, Ale e Giulia, la festa del 25 aprile alla Tracchia, con la mia famosa frase: “Volevo solo diffondere un po’ di antifascismo” l’ANPI, i viaggi in furgone per andare a prendere le griglie, la questione morale.

Sono passati più di dieci anni da quel pomeriggio piovoso sotto i portici.
Arriviamo a oggi, con mia figlia diciassettenne che vuole vedere il tuo programma da candidata a sindaco e mio figlio diciannovenne che ti stima, ma che vuole capire perché dovrebbe votare per te.
Dibattiti accesi: “he mola tut e vien con mi” risate incessanti: “a vag imbrosa prima cà scìopa tut”… indimenticabile!!!

Enrico Bassi, so perché dovremmo votare per te: perché sei onesto e capace, studioso e riflessivo.
Perché hai una capacità rara, che è quella di unire le persone e farle appassionare spiegando qualcosa con una semplicità che per me sarebbe impossibile.
Perché sei giovane, ma la vita ti ha già messo alla prova.

Perché per fare questo basterebbe guardare tua madre, Valeria, che annuisce ad ogni tua proposta e ti fa venir voglia di fare altrettanto.

Perché ti amo, dolce Enrico.

 
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