Mantova – Un’impennata del Pil e dell’occupazione, trasporti più sicuri e meno inquinanti, raggiungimento degli standard europei sulla circolazione delle merci via acqua: Confindustria Mantova e Confindustria Veneto Est hanno commissionato uno studio sulle ricadute economiche deltratto fluviale tra Mantova e Rovigo e i risultati sono sorprendenti. Per eseguire i lavori sull’autostrada blu la Casa Europea-Ambrosetti in collaborazione con Provincia di Mantova e Provincia di Rovigo, Infrastrutture Venete Srl, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Interporto di Rovigo. I contenuti della relazione, introdotta da il presidente di Confindustria Mantova, Fabio Viani, inquadra alcuni elementi chiave. Eccoli.
Innanzitutto, oggi il settore dei trasporti rappresenta oltre il 30% dei consumi energetici italiani e genera oltre il 20% delle emissioni nocive. La decarbonizzazione imposta dall’Europa richiede una crescita del +25%. trasporto d’acqua Comunità. In Italia, inoltre, il sistema idroviario rappresenta solo lo 0,1% dei volumi di merci trasportate, contro un valore medio di oltre il 20% nei primi 5 paesi europei di riferimento (Paesi Bassi 42%, Romania 25,1%, Bulgaria 24,4%, Belgio 11,5). %, Lussemburgo 8,0%, seguito dalla Germania 7,4%), primo della classe rispetto alla media UE-27 più Regno Unito del 5,6% (15%). Insomma, se l’Italia non vuole restare nelle retrovie deve darsi da fare.
In questo contesto il corso d’acqua Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante, la cosiddetta autostrada blu, rappresenta un elemento fondamentale per la sua posizione geografica ed economica e per il fatto che è navigabile 365 giorni all’anno. Non è un caso che il suo utilizzo sia cresciuto del +160% dal 2015. La filiera del trasporto dell’acqua, infine, coinvolge 25 macrosettori economici, oltre 4mila addetti (diretti, indiretti e indotto) e genera un valore aggiunto di quasi 500 milioni di euro. euro per il territorio (circa il 3% del Pil del province di Rovigo e Mantova. Tradotto in valore, il moltiplicatore economico di questo settore indica che ogni euro investito genera 2,7 di valore aggiunto.
Qualcosa tuttavia, blocca questo business redditizio, che – se solo gli investimenti previsti fossero spesi in opere concrete – potrebbe produrre un rendimento di 1,4 miliardi di euro da qui al 2030, oltre a 3.500 posti di lavoro in più e 100mila tonnellate di CO2 in meno all’anno. E sono i carenze infrastrutturali (porti da potenziare, e solo Mantova ne ha 7 pubblici e 6 privati), flotta fluviale antiquata, colli di bottiglia nella catena autorizzativa della pubblica amministrazione.
europeo Casa-Ambrosetti, alla fine del rapporto, indicare alcune vie d’uscita. Servirebbero regole più flessibili sulle dogane, investimenti pubblici aggiuntivi, lo sviluppo del trasporto intermodale ferro-strada-acqua, piani urbanistici per favorire nuovi insediamenti industriali lungo il fiume Po, come la Valle dell’Idrogeno che si sta sviluppando a Mantova. E per non limitarsi a fare teoria, lo studio auspica la creazione di un tavolo permanente composto dagli stakeholder dell’Autostrada Blu, che ne monitori la realizzazione.