Trovato un bastione sotterraneo. È sotto il Cancello della Chiave – .

Trovato un bastione sotterraneo. È sotto il Cancello della Chiave – .
Trovato un bastione sotterraneo. È sotto il Cancello della Chiave – .

I controlli sotterranei su Faenza effettuati da Hera all’indomani dell’alluvione hanno portato i tecnici a imbattersi in un bastione sotto Porta delle Chiavi, di cui si era persa l’esistenza. Per prima emerse la sommità della volta della camera sotterranea, che si trovava appena 25 centimetri sotto il piano stradale, esattamente al centro della strada, nel punto in cui Corso Europa diventa Via Forlivese. Il personale di Hera si calò nella camera sotterranea dopo aver praticato un foro nella volta in mattoni: furono presumibilmente i primi ad entrarvi dopo molti decenni. “Qui – scrivono il Comune e la multiutility – i tecnici hanno rinvenuto un ambiente ipogeo con volte semicircolari e semiovali, con caratteristiche architettoniche di grande interesse storico. Le teste dei bracci laterali corrispondono infatti alle fondazioni della Porta delle Chiavi, il che farebbe supporre una costruzione contemporanea alle mura manfrediane, risalenti alla prima metà del XV secolo”.

La natura del sito è stata rivelata dall’osservazione di alcuni suoi aspetti: “L’analisi preliminare ha evidenziato la presenza di antiche feritoie, probabilmente per armi da fuoco, e di canne fumarie per l’espulsione del fumo, confermando come l’ambiente avesse una funzione difensiva. L’accesso alla camera ritrovata avveniva tramite una porta, oggi murata, e una scala in muratura, rendendola una sorta di bastione sotterraneo per rinforzare le difese di Porta delle Chiavi. Per garantire un accesso agevole e sicuro all’aula, i tecnici di Hera hanno installato sul foro esplorativo ricavato nella volta una botola metallica che consentirà l’accesso anche agli studiosi”. Il post-alluvione ha costretto il personale della multiutility a recarsi più volte nella rete dei canali sotterranei di Faenza, che è più ampia di quanto si possa pensare. Hera ha assicurato il proprio impegno per evitare qualsiasi interazione dell’ambiente appena scoperto con il sistema fognario.

La novità sarà presentata al pubblico lunedì 17 giugno, in un convegno scientifico in programma alle 18.45 presso la chiesa della Commenda, organizzato da Borgo Durbecco alla presenza del vicesindaco Andrea Fabbri, di Andrea Casadio per Hera, e dello storico Stefano Saviotti. “Questa scoperta – spiega Saviotti – rivela un ambiente ancora in buono stato, umido ma non allagato, e conserva quasi completamente il suo aspetto medievale. Non è escluso che sotto le macerie possano esserci reperti di epoca Manfredi o successivi”.

Filippo Donati

 
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