“È sulla strada giusta, tutto è possibile” – .

Marco Cavendish è pronto ad attaccare il record di Eddy Merckx vincendo la sua 35esima tappa Giro di Francia. Dopo una primavera complicata e costellata di infortuni, il velocista da Astana Kazakistan è tornato a correre al Giro di Turchia e pochi giorni dopo al Giro d’Ungheria ha ottenuto anche la sua seconda vittoria stagionale dopo una tappa al Giro della Colombia a febbraio. Due settimane prima della partenza della Grande Boucle, l’allenatore del corridore dell’Isola di Man, Vassilis Anastopoulosha parlato delle condizioni del suo corridore e di quale sarà il grande obiettivo durante le tre settimane della corsa francese.

“La primavera non è stata un periodo facile per noi e per la squadra – spiega il greco a Velo – Ci è sembrato che tutto il buon lavoro svolto durante l’inverno fosse andato perduto. Ciò ha sicuramente avuto un impatto sul morale. Mark ha bisogno di sentire la fiducia necessaria per poter fare del suo meglio. Oggi Mark sta bene, molto felice e molto motivato. La vittoria in Ungheria è stata molto importante. È stata una grande iniezione di fiducia, per la squadra e anche per la fiducia che tutti hanno in lui”.

Il 39enne sarà raggiunto alla Grande Boucle da Michael Morkov, Cees Bol E Davide Ballerini che avrà solo il compito di far sì che nelle fasi sprint il proprio capitano sia nelle posizioni che contano per la finale. Al fianco di Cannonball ci sarà anche il suo storico ultimo uomo Marco Renshawche seguirà la squadra nell’ammiraglia della squadra kazaka, quasi interamente dedicata alla sua causa durante le tre settimane francesi.

“Abbiamo svolto un ottimo ritiro con tutta la squadra in Sierra Nevada – continua il preparatore greco – Tutti i corridori del treno sprint erano presenti e hanno lavorato bene. Non facciamo paragoni con Philipsen o gli altri, non pensiamo al loro livello. Ma sono convinto che se Mark raggiungerà il livello a cui siamo abituati e che ci aspettiamo, allora avrà una grande possibilità al Tour”.

In questi giorni il nativo di Douglas è impegnato nel Giro di Svizzera, una corsa in cui le opportunità per i velocisti sono totalmente assenti, ma che servirà a mettergli nelle gambe chilometri di salita in preparazione alle fatiche del GT transalpino: “Il Il giro quest’anno è durissimo – conclude l’ex corridore greco – Ci sono tante salite, anche nelle prime due tappe. Mark dovrà essere pronto a soffrire. Il suo obiettivo non è solo vincere una tappa, ma anche finire il Tour. Per farlo ha bisogno di chilometri di arrampicata nelle gambe”.

“Non voglio dare percentuali o fare pronostici – aggiunge Anastopoulos – non posso dire che la vittoria di tappa sia al 60,70% o chissà. Ma so che ha ritrovato la strada giusta e che lui e tutta la squadra sono concentrati su questo obiettivo al Tour de France. Se arriva sano e nelle condizioni che ci aspettiamo, tutto è possibile”.

 
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