Guarda il Video della Giornata di Studi sul Complesso Chiaramonte di S. Spirito ad Agrigento – .

I risultati della giornata di studi sul complesso Chiaramonte di S. Spirito ad Agrigento: patrimonio culturale e architettonico strategico per il territorio.

Introduzione alla Giornata di Studio

Giovedì 13 giugno 2024 si è svolta presso l’ex Monastero di S. Spirito, Aula Capitolare, cortile S.Spirito Agrigento la giornata di studi: Il patrimonio culturale architettonico: risorsa strategica del territorio – Il complesso Chiaramonte di S. Spirito ad Agrigento: studi e proposte.

Organizzato per presentare i risultati didattici degli studenti del Laboratorio di Restauro Architettonico del Corso di Studi di Architettura e Progettazione Edilizia del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo con sede presso il Centro Territoriale Universitario di Agrigento, presieduto dal prof. arco. Gianfranco Tuzzolino.

L’importanza del Complesso Chiaramontano di S. Spirito

Il complesso di S. Spirito è un monumento di eccezionale valore storico-architettonico, opera di punta nel campo più ampio dell’architettura medievale, cosiddetta ‘Chiaramontana’ perché ispirata e voluta dalla potente famiglia dei Chiaramonte e di cui restano numerose testimonianze in tutta la Sicilia e, soprattutto, nella provincia di Agrigento.

Presentazione degli esiti e delle proposte didattiche

La giornata, moderata dalla professoressa Valeria Scavone, coordinatrice del suddetto Corso di Studi, è stata l’occasione per riflettere sulle principali qualità architettoniche e stilistiche del complesso, sul suo stato di conservazione, ma anche sulle sue potenzialità d’uso e di valorizzazione, che potrebbe contribuire a fungere da importante volano per il recupero della parte del centro storico in cui è situato.

In cui sta già per essere ultimato il restauro dell’ex ospedale di S. Giovanni di Dio sulla via Atenea, sempre a cura dell’Università di Palermo e i cui lavori saranno presentati dall’ingegnere. Antonio Sorce dell’Ufficio Tecnico dell’Università degli Studi di Palermo.

Interventi e Contributi di Autorità ed Esperti

Inoltre, oltre alla Soprintendenza che ha illustrato gli interventi di restauro passati e in corso, l’assessore alla Cultura del Comune di Agrigento Costantino Ciulla, un rappresentante del Prefetto di Agrigento e Giuseppe Montana per la FEC – Ministero dell’Interno, don Giuseppe Pontillo dell’Arcidiocesi di Agrigento, Giuseppe Parello, direttore del Museo Archeologico A. Salinas di Palermo,

I lavori sono stati presentati dagli studenti del corso di studi sotto la guida della titolare del Laboratorio, Renata Prescia, con Fabio Zarbo e ancora Alessia Cilona per presentare la tesi di laurea di Loredana Lentini sull’ex Trachomatosario di Agrigento, costruito in quello che era giardino del monastero ed è ora abbandonato.

Il ruolo dell’Università di Palermo nel recupero del patrimonio

Con questa iniziativa, l’Università degli Studi di Palermo dimostra ancora una volta il proprio impegno nei confronti del territorio in cui opera e offre ai giovani studenti l’opportunità di sentirsi parte della comunità in cui vivono, studiano e nella quale – si auspica – possono lavorare grazie alle competenze acquisite.

Gli studenti presenti: Flavia Crapanzano, Antonio Farruggia, Giovanni Manganello, Sophia Mazza, Paola Pupella, Alba Ettari, Giuseppe Fiorentino, Salvo Indelicato, Giulia Jacona, Federica Marchese Ragona, Maria Mazza, Jlenia Moscatello.

 
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