“Lavorare in squadra per dare risposte con determinazione” – .

Si è svolto ieri pomeriggio nella sala Calicchia del Comune di Latina il secondo incontro sul tema “Povertà estrema”, in cui, oltre al promotore, il Comune di Latina-Servizi Sociali – circoscrizione e ambito comunale – e Area Emergenza, Croce Rossa, ASL-UOC Popolazione Migrante, Pronto Soccorso Emergenza, Centro Accoglienza Notturna, Caritas e Centro Salute Mentale. L’incontro è stato presieduto dall’Assessore al Welfare del Comune di Latina Michele Nasso. Obiettivo dell’iniziativa promossa dal Comune capoluogo, capofila del Distretto Socio Sanitario Lt 2 che comprende anche i comuni di Sabaudia, Pontinia, Sermoneta e Norma, è quello di mettere in rete la molteplicità degli attori che operano sul fronte della povertà estrema, con l’obiettivo di creare un servizio integrato capace di dare risposte più rapide e incisive, mirate e qualitativamente migliori a una realtà complessa, in rapida trasformazione e di proporzioni sempre maggiori.

Nel corso del primo incontro avvenuto a fine maggio, i partecipanti avevano convenuto sulla necessità di fornire i dati relativi alle diverse realtà seguite da ciascuna organizzazione e di metterli insieme per avere il quadro più ampio e dettagliato possibile sull’intero ambito della intervento, nel frattempo a livello comunale e successivamente anche a livello distrettuale.

“Dai dati illustrati ieri è emerso chiaramente – Lo ha detto l’assessore Nasso – che il fenomeno della povertà è trasversale e coinvolge in larga parte individui provenienti da famiglie italiane e che le caratteristiche più evidenti della condizione di povertà estrema sono la non autosufficienza e l’emergenza abitativa, che costituiscono un limite talvolta invalicabile per chi ha la forza di provare a riscattarsi da una fase esistenziale di marginalità attraverso forme di inclusione sociale”. Sono stati analizzati anche i dati relativi alle nazionalità di tutti i soggetti censiti dai diversi servizi e fasce di età, con indicatori di grande interesse per gli operatori impegnati sul fronte sociale.

Dall’esame dettagliato delle diverse realtà presenti nel territorio comunale, da quello di senza dimora a quella dei centri permanenti di accoglienza, dall’assistenza ai migranti a quella fornita ai soggetti fragili in transito nel DSM o nei Serd, dall’emergente fenomeno del cosiddetto tramp domestico all’emergenza dei padri separati, è emersa l’esigenza di rafforzare il coordinamento tra i diversi operatori impegnati sul territorio e di estendere la rete di servizi anche alla Prefettura, alla Questura e all’Ordine di I farmacisti, che saranno invitati a partecipare al tavolo sulla povertà estrema già nel prossimo incontro previsto per il 27 giugno.

“Ci siamo accorti subito di ciò incrociando dati e confrontando esperienze operative diverse – disse Nasso – costituiscono un punto di partenza indifferibile per organizzare un servizio diffuso capace di dare risposte concrete ad una realtà che sta prendendo forma proporzioni molto importanti che non possiamo far finta di non vedere, ma che dobbiamo affrontare con la serenità e la determinazione di chi vuole comprendere per risolvere”.

 
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