Doppia cerimonia per l’ottantesimo anniversario della Città Liberata – Teramo – .

TERAMO. Ottant’anni fa, il 14 giugno 1944, Teramo fu liberata dall’occupazione nazifascista. Una data importante che ieri mattina è stata celebrata dall’Anpi e dalle autorità civili e militari con due momenti di riflessione e riflessione in due luoghi simbolo della città: in via Beccaria e in piazza Orsini. Nel primo caso, la sezione teramana “Manfredo Mobili” dell’Anpi, associazione nazionale partigiana, ha voluto rendere omaggio agli otto giovani teramani uccisi dai nazifascisti il ​​13 giugno 1944, poche ore dopo la liberazione di la città: una targa, in via Beccaria, accanto al tribunale, ricorda quell’ultima strage nel punto in cui fu commessa. Ieri qui c’è stato un momento di riflessione e di ricordo di quella pagina dolorosa per Teramo.
Il corteo si è poi spostato in Piazza Orsini, ai piedi del Palazzo Comunale, dove si trova un’altra targa in ricordo dei tanti caduti per mano degli oppressori. Qui è stata deposta una corona e i rappresentanti dell’Anpi e delle istituzioni hanno voluto ricordare le tappe più importanti che portarono alla liberazione della città. «Teramo fu liberata dai partigiani prima ancora che dagli alleati: questo va sempre tenuto presente. Il 14 giugno arrivarono le formazioni partigiane, in particolare i Rodomonti, il 15 giugno la formazione Ammazzalorso e solo il 17 giugno gli alleati”, ha detto Antonio Topitti dell’ANPI, sottolineando con forza quanto sia importante mantenere viva la memoria storica e non dimenticare il sacrificio di chi ha dato la vita per liberare il Paese. Le celebrazioni sono state organizzate come ogni anno dall’Anpi con il contributo del Comune di Teramo, della Provincia, dell’Archivio di Stato e dell’associazione culturale Teramo Nostra. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il senatore e il presidente provinciale dell’ANPI Antonio Franchi; Sindaco Gianguido D’Alberto e il vicepresidente della Provincia Andrea Core; il vice prefetto vicario Alberto Di Gaetano; il segretario provinciale della CGIL Pancrazio Cordone e rappresentanti della polizia. Negli interventi avvenuti in piazza Orsini grande enfasi è stata posta sulla centralità della memoria per evitare derive autoritarie e costruire un futuro che parli di pace.
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