Grandi brand a caccia di hotel a Olbia e in Gallura La Nuova Sardegna – .

Olbia Il più importante marchi del settore alberghiero nel mondo si muovono sullo scacchiere del sistema turistico di Olbia e della Gallura. Segno di un territorio cresciuto attorno a un modello virtuoso, come quello della Costa Smeralda, insieme a una destinazione capace di valorizzare le sue qualità ambientali ma anche l’eccellenza dei suoi servizi, dove Olbia ha ormai acquisito un ruolo primario.

Ieri è stata annunciata una nuova partnership con la Delta Hotels by Marriottparte del portafoglio Marriott Bonvoy, con oltre 30 marchi, che continua ad espandere la sua presenza globale con il primo hotel a Olbia. Portando avanti il ​​mantra del marchio “semplice reso perfetto”, l’apertura dei Delta Hotels by Marriott Olbia Sardegna il 7 maggio ha segnato l’arrivo di Marriott International a Olbia. La struttura chiuderà con check-out il 1 gennaio 2025, rimanendo aperta oltre l’estate. Marriott arriva ad Olbia poche ore dopo l’annuncio, con una serata speciale l’Hotel Romazzino inaugura la nuova gestione dell’ Hotel Belmonddel Gruppo LVMHcon la proprietà sempre nelle mani di Smeralda Holdinguna società indirettamente controllata dal fondo sovrano del Qatar.

«Ringrazio la proprietà per aver voluto investire nella nostra città, Olbia si conferma una città attrattiva dal punto di vista imprenditoriale e, soprattutto, nel settore alberghiero e turistico – ha sottolineato Sabrina Serra, vicesindaco di Olbia -. Avremo una struttura che non chiuderà per diversi mesi durante l’inverno, vogliamo che Olbia sia una città turistica tutto l’anno, non solo per il mare e le spiagge, ma anche per il turismo congressuale ed esperienziale”. Un accordo tra Comune e la proprietà Proma S.r.lrappresentata dal’imprenditore Maurizio De Pascale, rappresenta la piattaforma per il miglioramento del contesto urbano in cui la struttura andrà ad operare. «Lavoreremo con il Comune di Olbia, il Cipnes Gallura e la Regione affinché questo albergo non rappresenti una cattedrale nel deserto, ma affinché sia ​​il simbolo di uno sviluppo turistico importante in ottica regionale – ha spiegato De Pascale -. Da parte nostra, insieme al Comune, contribuiremo a migliorare le infrastrutture per far rivivere questo quartiere, in linea con lo sviluppo che un grande marchio internazionale garantisce”.

«In Italia fino a pochi anni fa solo il 12% degli alberghi, su oltre 33mila, appartenevano a catene; oggi siamo vicini al 30%, grazie a quel meccanismo virtuoso con i grandi gruppi internazionali che danno visibilità alla Sardegna – dice Paolo Manca, presidente Federalberghi –. Si punta su strutture in grado di professionalizzare il territorio, con qualità sarda e ospitalità con stile, organizzazione con standard internazionali. Non siamo in concorrenza tra di noi, lo sappiamo bene: ad agosto valiamo il 10% del turismo nazionale, ma su base annua valiamo il 3%, per questo servono imprenditori capaci e scommesse vincenti”.

«Abbiamo portato a termine un rebranding in tempi record: ma il brand, l’hotel e le mura non sarebbero niente senza le persone del nostro gruppo, che hanno lavorato giorno e notte – ha sottolineato Ramona Cherchi, direttore generale di Delta Hotels by Marriott Olbia Sardegna –. Il lavoro è anche la nostra famiglia, tema oggi ancora più significativo visto che le persone si sono allontanate da questo settore, molti non hanno personale adeguato per garantire servizi di alto livello e serve un lavoro di squadra per far innamorare i giovani di questo settore. professione”.

«Spesso ci chiediamo chi dovrebbe fare il primo passo: prima creare voli o aprire alberghi? Avete fatto il primo passo per la destinazione Sardegna, anche noi stiamo lavorando e spero di dare il mio contributo anche in virtù del mio passato da sindaco di un comune turistico”, ha detto Giuseppe Meloni, vicepresidente della Regione.

 
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