Nuovo incendio nell’ex Al Karama: la pista dell’incendio doloso

Un secondo misterioso incendio ha interessato ieri sera l’area dell’ex centro di accoglienza Al Karama di Strada Monfalcone, che da mesi era sottoposta a lavori di smaltimento delle vecchie abitazioni insalubri mentre veniva ultimato il nuovo insediamento lì accanto. Dopo un primo incendio, divampato nel pomeriggio tra le sterpaglie del terreno circostante, che aveva toccato il vecchio insediamento adibito per anni a campo nomadi, nella tarda serata le fiamme hanno interessato nuovamente l’area, coinvolgendo direttamente le ultime strutture rimaste in piedi dopo le prime attività di bonifica, ovvero container e roulotte abbandonati. Un epilogo che alimenta i sospetti sulla natura del doppio incendio: mentre i Vigili del Fuoco si sono occupati delle operazioni di spegnimento, sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Latina che hanno indagato sull’accaduto, praticando innanzitutto l’ipotesi che si sia trattato di un evento doloso , un gesto mirato. Anche se è difficile individuare un motivo che possa giustificare un’azione del genere.

Innanzitutto, gli specialisti dei vigili del fuoco prendono in considerazione la possibilità che l’incendio della scorsa notte sia stato causato da un incendio rimasto acceso dall’incendio pomeridiano, che ha continuato a covare e ha ripreso vigore poche ore dopo, dato che le zone attraversate dall’incendio in i due episodi sono contigui. Si tratta però di un’ipotesi remota perché nella notte le fiamme hanno violentemente interessato direttamente l’area prossima al vecchio centro di accoglienza che costituiva l’ampliamento del campo nomadi con alloggi prefabbricati. Insomma, i vigili del fuoco non hanno trovato tracce utili a chiarire i dubbi degli inquirenti, ma sembra chiaro che il secondo incendio di venerdì sia scoppiato direttamente tra container e roulotte. Singolare, inoltre, la circostanza che questa sia stata l’ultima parte ad essere bonificata, rispetto all’attuale ex centro già smantellato e bonificato nei mesi scorsi. Ora i carabinieri stanno indagando per capire chi possa aver avuto l’interesse a compiere un gesto simile e perché.

L’ex centro Al Karama tra Borgo Montello e Bainsizza era inutilizzato dal luglio di due anni fa, quando un vasto incendio scoppiato nei campi retrostanti aveva interessato alcune delle vecchie baite, tanto da richiedere lo sgombero dell’intero campo nomadi tanto che le strutture originarie furono costruite con materiali altamente inquinanti e per questo motivo l’area era stata dichiarata inagibile. Pertanto, con il sostegno della Regione Lazio che ha finanziato l’attività di bonifica, sono state demolite le vecchie strutture, mentre sono iniziati i lavori di completamento del nuovo campo sul terreno adiacente, fermi da dieci anni dopo la costruzione del basamento su cui si trovano ora sono in piedi. fase di installazione delle case prefabbricate.

 
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