Via Fiorentina, duello al sole. Il Pd chiede un Consiglio aperto. Dimostrazione dopo la Giostra – .

Via Fiorentina, duello al sole. Il Pd chiede un Consiglio aperto. Dimostrazione dopo la Giostra – .
Via Fiorentina, duello al sole. Il Pd chiede un Consiglio aperto. Dimostrazione dopo la Giostra – .

Duello al sole in via Fiorentina. Il cantiere procede sottocoperta, nel generoso sforzo di chiudere almeno il lotto dei mille cavi e tubi prossimi alla futura rotatoria. Ma sul resto l’asfalto brucia, perché la maggioranza non è riuscita a mantenere il numero legale, facendo stavolta saltare l’ultima iniezione di soldi freschi per l’incrocio dei desideri. E l’opposizione è sul piede di guerra. «Abbiamo chiesto di convocare un consiglio comunale aperto insieme ad Arezzo 2020 e al Movimento 5 Stelle». Alessandro Caneschi, l’uomo dei lavori pubblici del Pd, conferma l’offensiva insieme a questa prova tecnica ad ampio campo. E ribadisce: «La settimana dopo il Saracino siamo decisi a organizzare una manifestazione pubblica sul posto». La Giostra non si può toccare, ma il cantiere sì. Una fiaccolata vicino alla rotonda che non c’è? Forse l’ultimo episodio simile risale ai tempi di Margaritone, quando la minoranza a candele accese tentò la carta della disperazione per salvare la scuola e silurare uno dei progetti di punta dell’allora giunta Lucherini. “Abbiamo assistito – insiste Caneschi – ad una telenovela passata da un primo studio di fattibilità nel 2016 da 1,5 milioni al progetto da 3 milioni e 350mila nel 2018. Poi il bando, una sola impresa partecipante, l’inizio a singhiozzo dei lavori ”. Ma nel mirino dell’opposizione c’è soprattutto il termometro dei prezzi: che sono progressivamente saliti, fino a superare la soglia dei dieci milioni. Ma grazie al numero legale, sui temi dell’albo pretorio pende ancora un “bonus” da 2 milioni e 400mila euro, pronto per essere riproposto al prossimo consiglio comunale.

Il sindaco ha già fatto sapere in Aula che non intende deviare. Per due ragioni. Innanzitutto perché i dati confermano che la sola rotatoria non basterebbe a salvare l’incrocio da code e ingorghi. Secondo motivo, perché una parte dei soldi destinati ai servizi metropolitani è già stata spesa e lui non ha certo intenzione di finire sotto i riflettori della Corte dei Conti.

Fari che però Caneschi, forte di un altro ruolo quello dell’opposizione, invoca. “Non escludiamo la possibilità di fare una denuncia ai giudici” conferma. Non da tecnico ma da politico punta anche il dito su quelle che considera contraddizioni della maggioranza. “Non è un caso che il quorum sia balzato proprio su questo tema”. Colpa della solita area di Forza Italia che in genere non si vede in consiglio? Caneschi ribatte: «No, non solo: mancavano anche rappresentanti di altri gruppi di maggioranza». Adesso la partita è concentrata in due settimane. Da un lato con il Consiglio impegnato a ricandalizzare la seduta e la delibera è saltata. Dall’altro, con l’opposizione che concentra il fuoco di fila della sua protesta. Il duello al sole è appena iniziato.

Lucia Bigozzi

 
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