«Ci ​​pensavamo meglio ma ora guardiamo alle regionali» Il Tirreno – .

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«Ci ​​pensavamo meglio ma ora guardiamo alle regionali» Il Tirreno – .

Livorno Sembrava potesse essere la novità di questo ciclo elettorale. Eppure i dati parlano chiaro: Buongiorno Livorno (BL) è rimasta ferma sotto il 4% dei voti. Precisamente al 3,88% con un totale di 2.655 voti. Tuttavia, la forza civica di sinistra preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno, non mezzo vuoto. «Puntiamo a evidenziare la parte positiva del voto. Per noi aver raggiunto quasi il 20% come progetto complessivo è un buon risultato”, spiega la presidente Simona Corradini, dopo l’incontro con il consiglio di amministrazione della BL.

Presidente, al di là delle interpretazioni, in politica contano i numeri.

«Ci ​​aspettavamo di più. Ma non abbiamo fatto politica in modo classico in vista di questo ciclo elettorale. In altre parole, non andavamo quotidianamente nei territori. Possiamo dire che abbiamo scelto di perseguire un altro tipo di politica. Poi bisognerà chiarire un’altra cosa sui numeri”.

Quale?

«Solamente la candidata sindaco Valentina Barale ha ricevuto 1.100 preferenze, cumulabili con Buongiorno Livorno, visto che è una nostra rappresentante. Con il progetto che abbiamo avuto abbiamo ottenuto un buon risultato e Barale sta ricevendo riscontri positivi da più parti. Progetti come il nostro funzionano, anche in vista dei prossimi scrutini che si svolgeranno in alcune città toscane”.

Lei fa parte di un progetto toscano della sinistra del Pd che guarda alle prossime elezioni regionali?

«Sia in Toscana che all’estero ci sono molti progetti simili al nostro e vorremmo dedicarci ad ampliare il progetto. C’è già chi sollecita la Barale, come Tommaso Fattori, candidato alla presidenza della Regione Toscana nel 2020. Ma c’è anche Tomaso Montanari, anche se il suo progetto a Firenze non è andato bene”.

Allora perché non sei riuscito ad arrivare al ballottaggio?

«Certamente non avere alle spalle apparati nazionali è stato un limite, anche dal punto di vista finanziario. Inoltre, se il Movimento 5 Stelle avesse resistito di più, avremmo potuto avvicinarci al ballottaggio. C’è poi un altro fattore da tenere in considerazione per il risultato negativo: sicuramente ha influito anche la scarsa affluenza”.

Tuttavia, altre liste civiche hanno ottenuto risultati più coerenti.

«Chi ci ha votato in precedenza probabilmente ha preferito le liste satelliti del Pd, come Livorno civica. Il nostro progetto resta contrario all’idea di gravitare attorno al Pd”.

Barale non siederà in consiglio comunale: il popolare livornese non è d’accordo con questa scelta. Cosa ne pensi della decisione che ha preso?

«Ci ​​atteniamo alla sua decisione. Tutte le forze della coalizione sanno da tempo che se la Barale non avesse vinto non sarebbe entrata in consiglio comunale. Avremmo preferito che Livorno Popolari uscisse con il tuo comunicato dopo il nostro consiglio direttivo”.

Come mai?

«Il popolare livornese avrebbe potuto esprimere una valutazione diversa, anche per rispetto nei confronti di Valentina Barale. E non entrando, tra l’altro, si rafforza la coalizione in consiglio, perché entrerà un consigliere dalla loro forza”.

Salvetti ha vinto anche a Scopaia, dove è sembrato forte il ruolo del comitato No Cubone. Avete sopravvalutato il peso elettorale dei comitati?

«Non lottiamo per raccogliere voti, ma perché li condividiamo. Elettoralmente i risultati dei comitati non sono stati positivi, ma non per questo ci siamo uniti. Le nostre battaglie contro il Cubone e contro il nuovo ospedale proseguiranno in consiglio comunale, dove porteremo sempre più azioni nate dall’ascolto dei cittadini”.

La Barale non si è congratulata con Salvetti per la vittoria. Vuoi farlo?

«Non si può elogiare il suo modo di fare politica. Gli auguriamo di lavorare per la città nel miglior modo possibile”. l

 
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