Reggio Emilia, 16 giugno 2024 – Insegnante di scuola e danza. Reggio piange Cinzia Sommeseportata via da una malattia contro la quale ha lottato fino alla fine, all’età di 59 anni.
Di origine campana, è arrivato nella nostra città nel 1988 dopo aver sposata con l’amato marito Raffaele Casillo, anche insegnante – di educazione fisica – al Fermi. Cinzia fu maestra in diverse scuole elementari di Reggio Emilia (tra cui la Marconi), ma ricordiamo soprattutto Bergonzi e Gino Bartali (Lepido) di via Premuda.
Un sorriso radioso, una vitalità coinvolgente. Queste erano le qualità migliori di Cinzia che era anche un’ottima ballerina. Tanto che insieme al marito e ai figli Marianna e Vanni, avevano costituito l’associazione ‘Ritmo Caliente’ che ha sede in via Malaguzzi e che è molto attiva tra Reggio, Rubiera e Casalgrande, con diverse serate in cui insegnano variegate tipologia di balli, dai classici al latino alla ginnastica. Cinzia è stata un punto di riferimento immancabile con il marito.
Una vita meravigliosa, piena di energia. Nell’ottobre del 2022 il destino peggiore che nessuno si aspetta con un ‘mostro’ che si insinua nel suo corpo.
“Ha combattuto per due anni – dice il figlia Marianna – Non ha mai perso la speranza, tanto da effettuare continue visite per ottenere l’idoneità e il rientro a scuola. Amava il suo lavoro e mancherà a molti, ai ragazzi e ai colleghi. Ha saputo spaziare da una materia all’altra, insegnando attraverso il gioco in modo da catturare l’attenzione di tutti gli studenti.”
Sono tanti, infatti, i messaggi che hanno inondato i social e il sito delle pompe funebri Reverberi per ricordarla. Tra questi c’è anche Monica Leonardi, insegnante e sindacalista della Cisl. “Lascerà un vuoto profondo, non c’è persona o ragazzo che non l’abbia rispettata o apprezzata. Ci mancherà tantissimo la sua vitalità”. È ancora: “Balla e ridi in paradiso. Ci mancherà la tua risata contagiosa e la tua capacità di dare sempre importanza alle cose importanti”, si legge tra i commenti.
Ieri pomeriggio si sono svolti i funerali nella gremita chiesa parrocchiale di Sant’Anselmopoi la bara continuò verso il Cimitero del Coviolo. “C’erano tante persone e soprattutto i suoi ragazzi, anche chi oggi ha 33 anni – spiega la figlia Marianna – Faceva sempre del suo meglio per gli altri, aveva un forte senso di generosità e altruismo. E vedere tutte queste persone che le portavano i saluti, vuol dire che mia madre ha lasciato un segno importante…”.
Oltre al marito e ai due figli, Cinzia lascia l’adorato nipote Filippo di 4 anni, il genero Davide, il padre Pasquale, le sorelle Anna e Pina e il fratello Gino.
