Lavori pubblici e scambio di voti a Caserta: lo scandalo della giunta Pd-5Stelle

Lavori pubblici e scambio di voti a Caserta: lo scandalo della giunta Pd-5Stelle
Lavori pubblici e scambio di voti a Caserta: lo scandalo della giunta Pd-5Stelle

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Gli arresti di esponenti dell’amministrazione comunale di Caserta, così come le indagini su altri esponenti di spicco della giunta e dell’ufficio tecnico, hanno scatenato diverse reazioni. Sulla questione è intervenuto anche il gruppo politico “Caserta Decide”: “Le notizie di queste ore gettano gravi ombre sull’amministrazione comunale e qualunque sia l’esito delle indagini della magistratura, i dati politici sono subito molto chiari. La combinazione delle inchieste e dei numerosi disastri politici solleva seri dubbi sulla continuazione di questa esperienza amministrativa. Le continue carenze nel settore dei servizi sociali, il mancato coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni, la mancata approvazione del PUC, l’ipertrofia delle opere pubbliche a discapito di tutto il resto, l’assenza di una visione giusta e green della città non sono annullato dall’azione della magistratura. Questa amministrazione ha tradito il voto elettorale. Chi si aspettava un’amministrazione trasparente, capace di costruire una città progressista alternativa alla Lega, è rimasto largamente deluso”.

Il gruppo sottolinea: “Questa amministrazione ha creato un conflitto frontale con le forze cittadine che lavorano per creare esperienze di miglioramento della società. È diventata avversaria di chi immagina una città diversa, accogliente, sostenibile. Chiediamo quindi di azzerare la giunta e la linea tecnica dell’amministrazione per eliminare ogni dubbio e ogni legame con mondi opachi. È necessario costruire anticorpi ad horas per evitare che la Capitale venga sciolta a causa delle infiltrazioni mafiose. Sarebbe il fallimento di tutti. Ci appelliamo, in particolare, al Pd e al Movimento 5 Stelle. Auspichiamo un notevole cambio di passo”.

Poi aggiunge: “Alla luce di queste indagini e in attesa del voto sul bilancio di Rendiconto, dopo le dimissioni del consigliere 5 Stelle, chiediamo ai consiglieri del Pd un chiaro segnale di presa delle distanze da quanto sta accadendo. Si astengono dal votare il bilancio nel prossimo consiglio comunale del 18 e 19 giugno. Nonostante il quadro amministrativo disastroso, le elezioni europee nella nostra città hanno evidenziato che c’è ancora voglia di combattere la destra e che c’è una forte richiesta di creare società alternative credibili. Per questo ci impegneremo, nelle prossime ore, ad ascoltare le forze progressiste a partire dal M5S e dal Pd: è necessario ora convocare un tavolo per affrontare insieme questa complessa fase storica e preparare le prossime sfide locali. elezioni”.

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