Ficarra e Picone a Pesaro: “Vogliamo far ridere e pensare”

Ficarra e Picone a Pesaro: “Vogliamo far ridere e pensare”
Ficarra e Picone a Pesaro: “Vogliamo far ridere e pensare”

Pesaro.- “Due maschere che oscillano continuamente tra il tragico e il comico”. La bella definizione è del regista Roberto Andò e riguarda la pluripremiata coppia Ficarra e Picone, i due attori siciliani che in questi giorni sono tra i protagonisti della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro.

Andò li diresse nel film “La Stranezza” insieme a Toni Servillo, e ne rimase entusiasta. Come tutti i presenti all’incontro pubblico con loro oggi, nell’ambito delle iniziative del festival e della monografia dedicata al loro lavoro ormai ventennale.

Divertenti e ironici, ma anche raffinati e colti, sempre attenti alle problematiche sociali dell’Italia – non solo la mafia ma anche il degrado della politica e dei costumi da nord a sud – Ficarra e Picone non hanno smentito le aspettative di chi li ha voluti ascoltare dal vivo, cercando di capire il loro cinema ma anche di scoprirne segreti e aspirazioni. In un continuo contrappunto tra il lato comico diretto e spontaneo di Salvo Ficarra e quello apparentemente serio e riflessivo di Valentino Picone.

“Se qualcuno ha pensato ad un messaggio specifico nei nostri film si sbagliava – ha detto il primo – non c’era nessun messaggio: chiediamo scusa..”.

E invece, nonostante le risate dei giornalisti e dei presenti, il messaggio non era nemmeno nascosto in molti film da loro diretti. Da “L’Ora Legale” (lo slogan del sindaco disonesto nel film era: “Vota Patanè senza chiederti perché”..) a “La Matassa”, fino agli ultimi lavori che affrontavano la scottante questione della Chiesa cattolica religione, con l’arrivo di un Messia che ritorna ma è donna e riunisce tutti.

Tutto questo però, come hanno sottolineato i due registi e attori siciliani, “funziona sempre per il pubblico”, facendo cioè sorridere la sempre più numerosa platea di spettatori che li seguono e apprezzano.

Quanto al rapporto con la critica, rispondendo a una domanda del direttore della Mostra di Pesaro Pedro Armocida, Ficarra ha chiarito: “Il rapporto con la critica è buono. Hanno sempre parlato bene di noi. Perché non gli facciamo delle confidenze…”

Scherzi a parte, anche sarcastici (“la morte di Troisi è stata la più grande perdita per la commedia italiana, prima di quella di Berlusconi…), il convegno ha rivelato l’ottima condizione creativa di una coppia inossidabile che saprà riservare belle sorprese anche in futuro .

Chiudiamo con un altro di Salvo Ficarra: “Un libro sul nostro cinema: ma che bisogno c’era?” ..

Marco Traini

nella foto da sinistra: Pedro Armocida, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Giulio Sangiorgio


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