«L’assemblea è illegittima». È stata presentata una domanda: .

Sembra che dentro l’associazione Trentini nel Mondo ci sono alcune cose che non vanno. Lo sto segnalando Roberto Paccher, Mirko Bisesti e Stefania Segnana consiglieri provinciali della lega che presentano un’interrogazione al Consiglio.

Secondo i tre consiglieri, infatti, l’assemblea elettiva del 20 aprile non sarebbe stata regolare. Per questo motivo, nel documento interrogativo si chiede al Consiglio se risulti che alcuni soci siano stati sospesi (modalità di trattamento dei soci non prevista dallo Statuto o dal Regolamento) davanti all’Assemblea; se risulta che a queste persone sia stato fisicamente impedito di partecipare all’Assemblea; se risulta che al momento della votazione vi siano state irregolarità in relazione all’uso delle deleghe.

Se tali profili di illegittimità fossero confermati, la provincia dovrebbe intervenire a tutela dell’Associazione Trentini nel Mondo nonché di tutti i soci che aderiscono in buona fede a questo organismo, dall’Italia e dall’estero, e dei fondi ad essa destinati nel caso in cui sono state confermate la situazione descritta e quindi la presenza di organi gestori illegittimamente eletti. Vedremo quali iniziative il Consiglio intende intraprendere.

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L’Associazione Trentini nel Mondo opera dal 1957 con finalità di solidarietà sociale e come strumento di aggregazione e assistenza per i migranti trentini e i loro discendenti. Per questi scopi riceve oltre 800.000 euro all’anno di contributi pubblici di varia natura, di cui il maggiore contribuente è la Provincia Autonoma di Trento.

Solo nel 2023, infatti, l’Associazione ha raccolto dalla Provincia oltre 770.000 euro, in virtù di quanto previsto dalla legge provinciale n. 12/2000 che regola gli interventi a favore dei cittadini trentini emigrati all’estero e dei loro discendenti. I contributi sono destinati alle spese di gestione dell’associazione, alle attività associative, nonché ad interventi di solidarietà (spese di gestione, sussidi e assegni di studio) e ad alcuni finanziamenti di progetti specifici.

Lo Statuto dell’Associazione Trentini nel Mondo prevede l’ammissione come soci sia singole persone fisiche che altri ODV ed ETS, e come sostenitori senza diritto di voto anche enti pubblici (comuni e comunità vallive) e privati; All’Associazione possono aderire anche club, enti e associazioni trentini con sede all’estero, con le stesse finalità di Trentini nel Mondo.

Dal punto di vista formale, in caso di situazioni non conformi agli scopi dell’Associazione, la richiesta di adesione di un socio può ricevere diniego motivato da parte del Consiglio di Amministrazione (ed in questo caso il socio può ricorrere contro la decisione e la decisione finale spetta poi all’Assemblea), oppure il socio può perdere la sua qualifica per morte, recesso, mora o esclusione.

In particolare, lo Statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione possa decidere in merito all’esclusione di un membroper indegnità ed in tutti i casi in cui un socio danneggi o comunque compia atti idonei a ledere il buon nome o l’attività dell’Associazione.” (Articolo 10). Anche in questo caso il socio può ricorrere all’Assemblea.

Nell’introduzione al documento, i 3 consiglieri della Lega denunciano che negli ultimi mesi un buon numero di iscritti all’Associazione sono stati “sospesi” (opzione non prevista né dallo Statuto né dal Regolamento di Attuazione) da parte di Consiglio di Amministrazione dopo essere stato ammesso con delibera dello stesso solo pochi giorni prima.

Questa operazione avviene nelle settimane che precedono l’Assemblea annuale del 20 aprile che nel caso dell’anno in corso prevedeva anche il rinnovo delle cariche elettive.

Questo gruppo di persone, non ricevere giustificazioni né risposte oltre la lettera di comunicazione della suddetta “sospensione”, essi sono ricorsi all’azione di un avvocato per chiedere il rispetto dello Statuto e dei Regolamenti, il ripristino della loro qualità di soci o, in ultima istanza, che sia proposto ricorso nell’Assemblea.

Tuttavia, dalle relazioni pervenute dai consiglieri, risulta che l’L’Associazione Trentini nel Mondo non solo non ha risposto in conformità a quanto previsto dallo Statuto e dai Regolamenti, né ha consentito il ricorso in Assemblea, ma ha addirittura impedito fisicamente a tali persone di partecipare all’Assemblea, negando così anche il diritto di voto (e l’eventuale candidatura a cariche elettive) ai soci debitamente accolti con delibera del consiglio direttivo.

A tali azionisti sarebbe stato altresì negato l’accesso e la consultazione dei libri sociali come previsto dallo Statutoo stesso (articolo 9).
Inoltre, da successive relazioni, sembrerebbe che nel corso dell’assemblea si siano verificate alcune irregolarità al momento della votazione, in relazione alla modalità di voto per delega; tale facoltà, prevista dal Regolamento (art. 21), consente a ciascun socio di poter votare delegando un altro socio (non è consentita più di una delega per socio delegato) con delega redatta in forma scritta, sottoscritta e accompagnata dalla delega documento di identità del delegante.

Se questa disciplina non è stata rispettata vi è una grave violazione dei pilastri su cui si fonda il funzionamento dell’Associazione Trentini nel Mondo (Statuto e Regolamento), nonché del principio di democrazia e pluralismo cui l’Associazione si ispira, come indicato nello Statuto (articolo 3).

Date queste premesse, i tre consiglieri leghisti temono di riuscirci creare un profilo di illegittimità non solo dello svolgimento dell’ultima assemblea e delle relative votazioni, ma anche dell’elezione degli organi direttivi avvenuta in quella occasione e quindi dell’intero attuale management dell’Associazione Trentini nel Mondo.

La premessa si conclude spiegando ciò «è quindi legittimo chiedere che la Provincia di Trento svolga un’azione di verifica e controllo su quanto accaduto, anche a tutela della destinazione delle ingenti risorse destinate dal suo bilancio all’Associazione, nonché a tutela di tutti i soci che in buona fede fede si uniscano a questo corpo, dall’Italia e dall’estero”.

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