Al dramma si aggiungono i ritardi politici – il Fatto Nisseno –.

In Sicilia, al dramma della siccità, dove la mancanza di pioggia e la mancanza di infrastrutture idriche stanno causando il caos su raccolti e animali, con raccolti praticamente eliminati, si aggiunge ai ritardi politici. E così è che non sono stati ancora approvati i previsti buoni fieno per l’acquisto dei mangimi necessari per il bestiame, misura ottenuta anche grazie alla Coldiretti dopo la grande mobilitazione di Palermo. Proprio nei giorni scorsi la terza commissione (Attività produttive) dell’Assemblea regionale siciliana, che dovrebbe dare seguito a quanto stabilito con il presidente della Regione Renato Schifani, non riesce a raggiungere il numero legale e quindi a definire il percorso avviato per la voucher, tanto che la commissione è stata rinviata, per mancanza del numero legale, a martedì 18 giugno. È quanto denuncia la Coldiretti Sicilia stigmatizzando “comportamenti assolutamente inaccettabili da parte dei politici”. Intanto, in Sicilia così come in Sardegna, due regioni colpite dalla siccità, gli agricoltori sono costretti a ricorrere alle autocisterne per salvare quel poco che resta. In Sicilia grano, cereali e foraggi registrano un calo fino al 100%, ma la mancanza di piogge colpisce anche gli alberi da frutto e minaccia vigneti e uliveti. Coldiretti Sicilia lancia l’allarme per la mancanza di foraggi per gli animali. L’emergenza dell’emergenza riguarda l’allevamento ovunque ma la situazione è tragica nelle province di Enna e Caltanissetta dove le conseguenze occupazionali sono molto gravi. Basti pensare alle trebbiatrici ferme e al mancato profitto delle aziende cerealicole che hanno perso quasi tutto.

 
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