“Poi mi ha scritto un messaggio mentre ero in ospedale.” Indagato un diciottenne – .

“Poi mi ha scritto un messaggio mentre ero in ospedale.” Indagato un diciottenne – .
“Poi mi ha scritto un messaggio mentre ero in ospedale.” Indagato un diciottenne – .

RAVENNA La notte del 4 maggio è andata ad una festa privata pensando di trovare solo pochi amici. E invece in quel luogo di Ravenna c’erano una settantina di persone, compreso il giovane che poi l’avrebbe violentata. Una denuncia, avanzata da uno studente 16enne di Ravenna, a seguito della quale un neo maggiorenne della città romagnola è stato indagato per violenza sessuale pluriaggravata.

La procura bolognese per i minorenni Caterina Sallusti potrebbe presto interrogare il sospettato. Adesso però, secondo quanto riferito a ‘Il Resto del Carlino’ dalla madre della ragazza, la 16enne ha paura di incontrarlo in giro. Secondo quanto raccontato dai genitori della giovane, tutelati dall’avvocato Aldo Guerrini, la figlia era stata accompagnata dal padre a quella festa: l’uomo l’aveva lasciata lì intorno alle 22.30, rassicurato dal fatto che fosse con ragazzi come lei. Ma dopo aver bevuto qualche drink, ha affermato che la sedicenne è stata avvicinata da un giovane che non conosceva personalmente e avrebbe subito abusi nonostante lei gli avesse detto di smettere.

Quella stessa notte, tornata a casa verso le 15.30 a causa della scomparsa della madre di un’amica, si confidò al cellulare con l’ex fidanzato: e furono proprio i genitori di quest’ultimo, dopo aver a loro volta raccolto la confidenza del figlio, a avvisare i genitori della ragazza. «Stavamo guardando la partita Juventus-Roma – ha ricordato il padre – quando mi chiamarono fuori casa e mi dissero: ‘è stata violentata’. Mi sentivo come se mi avessero dato un pugno in faccia, non mi sembrava vero”. Allora padre e madre si sono recati nella camera della figlia che, soffocata dal senso di vergogna, aveva espresso addirittura l’intenzione di scappare: “Mi è crollato il mondo addosso. L’ho presa in braccio, l’ho presa in braccio – ha ricordato la mamma – Mi ha detto: ‘Mamma non piangere’. Le ho detto di calmarsi, non era colpa sua. Le ho chiesto se le faceva male, mi ha mostrato dei segni sulle cosce in lettone”.

Il giorno successivo la Polizia Radiomobile le sequestrò i vestiti. Ma soprattutto la 16enne, accompagnata dalla madre, era stata visitata al pronto soccorso di Ravenna. E proprio mentre era dal ginecologo, il suo indagato, dopo aver rintracciato il suo numero, le aveva scritto riferendosi all’accaduto: “ti sei rovinata la vita, non sei più la ragazza di prima”, ha concluso la madre.

 
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