da Palazzetti e Conticelli nessuna somiglianza o indicazione di voto – .

da Palazzetti e Conticelli nessuna somiglianza o indicazione di voto – .
da Palazzetti e Conticelli nessuna somiglianza o indicazione di voto – .

Nessun pareggio in vista del ballottaggio di domenica prossima a Orvieto. Se la affronteranno solo il candidato sindaco del centrosinistra Stefano Biagioli e la candidata del centrodestra Roberta Tardani. I due civici, guidati da Roberta Palazzetti e Giordano Conticelli, si tirano indietro e non scenderanno in campo per nessuno dei due aspiranti primi cittadini. Nessuna indicazione di voto da parte dei due gruppi civici, che invitano però a recarsi alle urne e scegliere secondo “coscienza”.

Proposta civica «È il momento delle scelte», annuncia Roberta Palazzetti di Proposta Civica in un video sui social rivolto ai suoi elettori. «In questi giorni abbiamo riflettuto sui valori e sulle intenzioni della nostra proposta: apportare un cambiamento profondo alla città, facendolo attraverso una proposta civica e indipendente, onorando sempre le regole democratiche e le scelte degli elettori. Continueremo ad essere un canale aperto per i cittadini”. E poi l’invito al voto: «Non daremo alcuna indicazione, ma solo un accorato invito a valutare attentamente la loro scelta per il prossimo scrutinio e a farlo alla luce di ciò che li ha portati a sceglierci al primo turno». Le parole di Palazzetti sono approvate anche da Civici x Orvieto, che “riflette pienamente” anche il loro pensiero. La domenica «ognuno scelga secondo i dettami delle proprie convinzioni e della propria coscienza. Siamo stati e siamo – scrivono – per il rinnovamento e proseguiremo nel nostro impegno per la città e nel sostegno ai due validissimi consiglieri eletti».

Nova Il secondo gruppo di leader civici ha invece scritto una lettera aperta ai candidati sindaco: «In questi giorni abbiamo ricevuto, da entrambe le parti in campo, diverse proposte volte a stabilire un accordo in vista del ballottaggio, più o meno formale». Ma la risposta di Giordano Conticelli è secca: «L’assemblea di Nova ribadisce con fermezza il punto che abbiamo chiarito fin dal primo giorno: questo movimento declina ogni invito ad accordi e alleanze fino alla fine delle elezioni. L’autonomia con cui abbiamo scelto di partecipare a questa tornata elettorale è un valore condiviso e ragionato per un percorso radicalmente diverso nei metodi, nei principi e nello stile da tutti gli altri”. E riguardo al voto: «Nova lascia gli elettori liberi di decidere, con spirito critico e senso di responsabilità, lo schieramento che ritengono più adatto al perseguimento del bene comune».

I sette punti di Nova Ma la lettera aperta di Nova non si limita a chiarire la sua posizione riguardo a possibili relazioni. Il gruppo pone infatti alcune domande ai due candidati che si sfideranno al ballottaggio, chiedendo loro di «dichiarare e definire pubblicamente la loro posizione rispetto a sette punti cruciali per Nova». I temi riguardano: l’istituzione di assemblee pubbliche periodiche, l’impegno per azioni mirate per la sanità, i trasporti e il contrasto allo spopolamento, la creazione di una rete di enti del terzo settore e di tavoli di lavoro permanenti, ma anche di una struttura dedicata per sensibilizzare sia il pubblico e fondi privati. E ancora, lavorare per la costruzione di comunità energetiche, la costituzione di una fondazione comunitaria che sistemi i luoghi della cultura e dia voce alle minoranze, adottando anche scelte mirate per le nuove generazioni.

La risposta di Biagioli «Vi rispondo con simpatia, ironia e affetto – scrive Stefano Biagioli in risposta alle domande poste da Nova – cose che hanno sempre caratterizzato il nostro rapporto. Nelle quindici pagine del nostro programma (lo trovate sul nostro sito) ci sono le risposte che, qui comunque, anche per quanto abbiamo sostenuto nei nostri incontri”. Oltre alle risposte, l’aspirante sindaco commenta la scelta delle due civiche: «Accetto la vostra decisione di non fare alleanza, per preservare la vostra autonomia. Lo hai sempre professato, ma mi dispiace perché fin dall’inizio della campagna elettorale, proprio dopo il tuo ingresso, ho fatto un sogno (qualcun altro ha già detto “ho un sogno”): quello di presentarci tutti e tre palco insieme. Giordano Conticelli, Roberta Palazzetti ed io, tre candidati ‘civici’ sostenuti da squadre altrettanto competenti e con appartenenze diverse. Che però hanno fatto scelte comuni e avevano programmi e obiettivi comuni: un’alternativa a un governo che ha penalizzato il nostro territorio, lo ha reso residuale, lo ha isolato dagli altri comuni dell’interno – conclude – e ne ha impoverito il ruolo di protagonista in un sistema territorio fondamentale”.

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