“C’è un po’ di Italia in questa Inter. Nei nomi e nel gioco…” – .

“C’è un po’ di Italia in questa Inter. Nei nomi e nel gioco…” – .
“C’è un po’ di Italia in questa Inter. Nei nomi e nel gioco…” – .

Sulle pagine di Libero, Fabrizio Biasin ha sottolineato l’importanza del blocco dell’Inter nell’Italia di Spalletti, che ieri ha battuto l’Albania

Sulle pagine di Libero, Fabrizio Biasin ha sottolineato l’importanza del blocco dell’Inter nell’Italia di Spalletti, che ieri ha battuto l’Albania:

C’è un po’ di Italia in questa Inter. E lo stupido gioco di parole non serve solo a raccontare il bello e il brutto visto qua e là durante Italia-Albania (e pensiamo alle sciocchezze combinate da Dimarco nel primissimo minuto, ma anche alla testata di Bastoni e, perché no, il rasoio di Barella) ma anche per entrare nella testa di Spalletti, che non è un allenatore stupido”.

E Spalletti non è stupido perché ha dato la sua impronta a questa Nazionale, ma anche perché ha scelto di attingere al meglio che il nostro calcio può offrire. E, al momento, “la migliore” è proprio l’Inter di Inzaghi: nei nomi, nel gioco. E infatti eccolo lì Dimarco “altissimo” lungo la corsia di sinistra. Ed eccolo Bastoni, difensore centrale che spesso si ritrova in zone “inadatte” del campo. Ed eccolo Barella, che si muove da destra a sinistra e, consapevole della sua pessima condizione, quasi trotta, ma è già un punto di riferimento per tutti e dieci i suoi compagni“.

 
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