insieme a Telesca al ballottaggio, ma senza pareggi – .

insieme a Telesca al ballottaggio, ma senza pareggi – .
insieme a Telesca al ballottaggio, ma senza pareggi – .

Al primo turno non è riuscito a farcela il candidato del centrodestra Francesco Fanelli. Il centrosinistra che ha corso diviso in tre segmenti ha potuto constatare che se fosse andato insieme avrebbe potuto essere alla guida della città già oggi. Ma così non è stato e per questo servirà il secondo turno di ballottaggio (23 e 24 giugno) in cui dovrà sperare di riuscire a convogliare in un unico canale tutti i consensi raccolti dai tre flussi. Il che non è affatto scontato. Soprattutto se si continua a dimostrare una sostanziale incapacità di superare la separazione iniziale nella formula prevista dalla legge, ossia “l’apparizione“, rendendo visibile sulla carta questo intento unitario. Infatti, nonostante solo pochi giorni fa Smaldone in una nota riferisse di un incontro in cui “Telesca ha ribadito il suo desiderio di ricomporre il campo progressista. È anche la nostra priorità”. ma cosa “La nostra risposta, però, è che non ci può essere ricomposizione se non con una chiara somiglianza sulla scheda elettorale.“, alla fine non c’è stato nessun accordo formale in vista del ballottaggio tra Vincenzo Telesca e le forze politiche che al primo turno avevano sostenuto le candidature di Pierluigi Smaldone e Francesco Giuzio. È chiaro che deve aver prevalso la mancata predisposizione delle liste che sostengono Telesca a cedere i posti in consiglio ai nuovi arrivati ​​in caso di vittoria. Ma nonostante il niet, sembra che Smaldone e Giuzio si siano arruolati e abbiano deciso di sostenere comunque Telesca. Ciò si evince dal seguente documento programmatico in cui si afferma che: “Le forze politiche alternative all’uscente amministrazione leghista si sono incontrate per stringere un’alleanza in vista del ballottaggio del 23 e 24 giugno 2024. A rappresentare i tre schieramenti ci sono i tre candidati sindaco Vincenzo Telesca, Pierluigi Smaldone e Francesco Giuzio. Pierluigi Smaldone, in rappresentanza delle liste civiche “Potenza Ritorna”, “Città Nuova” e “Movimento Cinque Stelle”, e Francesco Giuzio, in rappresentanza di “La Basilicata Possibile”, hanno proposto un’alleanza formale, come da mandato ricevuto dalle liste e dai partiti rispettivamente a loro sostegno. Dopo un’attenta analisi del voto e delle prospettive politiche in campo, il candidato sindaco Vincenzo Telesca ha proposto invece la condivisione di un accordo programmatico volto a condividere un progetto che non guardi solo alla liberazione di Potenza dalla destra, ma che ritrovi finalmente , la via per l’aggregazione di un campo riformista e progressista in Basilicata. Avendo valutato positivamente l’esito della consultazione anche con la propria base elettorale, Pierluigi Smaldone e Francesco Giuzio, rispettivamente in rappresentanza delle proprie liste, hanno deciso di accogliere la proposta, condividendone i principi ispiratori. Mentre la destra è impegnata a spartire le poltrone e individuare posizioni per i singoli, il faro di questo nascente gruppo è uno e uno solo: il bene comune! Lo spirito che unisce i tre candidati sindaco, infatti, parte dalla condivisione di una visione, di una progettualità e di una pianificazione necessaria per la Capitale. Tra i punti qualificanti del programma condiviso: Fermare il consumo di suolo favorendo la rigenerazione urbana e il riutilizzo degli immobili abbandonati. Creazione di spazi di incontro e partecipazione per i cittadini.
Connessione tra l’Università e il tessuto sociale della città.
Richiesta al Governo per la nomina di un commissario straordinario per Bucaletto.
Azione incisiva nei confronti della Regione e del Governo per la realizzazione della bretella che collega Polla alla linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria.
Attivazione della Fondazione Teatro Stabile entro novembre 2024 (per poter presentare domanda di finanziamento nazionale a gennaio 2025).
Piano straordinario per i quartieri e le periferie con la creazione di un dipartimento dedicato ai quartieri.
Rinnovata attenzione al centro storico, nelle sue peculiarità, con la nomina dell’assessore al Centro storico e al Turismo (leggi esenzione locali commerciali, revisione del servizio di trasporto pubblico meccanizzato e stradale, arredo urbano).
Lo sport come volano per lo sviluppo socioeconomico della città; creazione di una Cittadella dello Sport.
Iniziative per valorizzare le bellezze naturali e le aree verdi della nostra città. Rivisitazione del sistema di raccolta differenziata che porterà Potenza a diventare una città a rifiuti zero.
Valutazione di un’azienda municipale per la gestione autonoma dei trasporti per Potenza e paesi limitrofi.
Unanime la condivisione di un fermo no all’Autonomia Differenziata, che vuole togliere risorse alle nostre realtà già martoriate per portarle verso il Nord, insieme alla denuncia della mala gestione dei partiti di destra che hanno portato la capitale nella situazione in cui si trova. Nasce quindi a Potenza un laboratorio politico che, grazie alla comprensione e al sacrificio delle coalizioni che hanno scelto di intraprendere un percorso comune, unite per portare un cambiamento reale a Potenza, può gettare le basi per un rapporto strutturato anche a livello regionale. ” Come è evidente, la cima delle due liste arrivate terza e quarta ha dovuto apportare modifiche, volenti o nolenti. Faranno lo stesso gli elettori che li hanno votati al primo turno, oppure la scarsa considerazione ricevuta peserà negativamente sulle loro decisioni? Vedremo. Diciamo che al centrosinistra in Basilicata piace sempre più il “rendiamolo strano“, e poi andate a vedere come va a finire….

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