“L’Associazione Nazionale Alpini onora e si rammarica del Generale Claudio Graziano. Figura di altissimo profilo, incarnò perfettamente lo spirito e le qualità dell’alpino durante tutta la sua lunga e brillante carriera al servizio della patria – così in una nota Sebastiano Favero Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini –
Piemontese, entrato nelle penne nere per vocazione giovanile, nutrita dalla lettura dei capolavori degli autori più celebri della nostra storia, da Giulio Bedeschi a Mario Rigoni Stern, passando per Nuto Revelli, Graziano ha percorso tutte le tappe che lo hanno condotto, con il Cappello alpino sempre orgogliosamente alla guida, ai vertici dell’Esercito, della Difesa italiana ed europea, fino a raggiungere recentemente la prestigiosa carica di presidente di Fincantieri, asset strategico fondamentale del nostro Paese.
Claudio Graziano si è distinto come comandante brillante, umano e lungimirante in numerose missioni all’estero, a cominciare da quella in Mozambico nel 1993 con il “suo” Battaglione Susa, l’ultima missione affidata agli alpini di leva, nel trentennale e in ricordo della quale l’ANA ha avviato la costruzione di una chiesa a Pemba, città del martoriato Paese africano.
Ha avuto modo di distinguersi per l’abilità della sua azione di comando anche nel delicatissimo teatro libanese, dove primeggiavano le sue doti di mediazione, ottenute grazie al suo carisma e a non comuni doti di equilibrio. E ha maturato un’esperienza decisiva anche in Afghanistan, dove nel 2005 ha comandato la brigata internazionale nel settore di Kabul.
Proprio in virtù di questo background, giunto al vertice dell’Esercito nel 2011 ha lavorato per migliorarne equipaggiamenti, formazione e capacità e, scelto al vertice della Difesa, dal 2015 al 2018, ha dato un’importante accelerazione ai concetti dell’operatività interforze.
Sempre strettamente legato alla realtà della nostra Associazione, di cui era socio, Claudio Graziano era stato con noi anche nei giorni di maggio del grandioso raduno nazionale di Vicenza, ricevendo l’omaggio dei generali alpini in servizio, a cominciare da quello di il generale . Francesco Paolo Figliuolo, che lo aveva salutato come il suo “maestro” al Teatro Olimpico.
Il suo energico carattere alpino è stato infine segnato solo dalla lunga malattia e dalla recente scomparsa dell’amata moglie Marisa, sua inseparabile compagna di vita.
Avendo nel cuore l’immagine delle tante belle occasioni condivise, pertanto, a nome mio personale e di tutta l’Associazione che rappresento, abbraccio, onorandone la memoria, la figura di Claudio nel più affettuoso e grato abbraccio alpino” – conclude Sebastiano Favero Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini
