Ancona è tra i capoluoghi di regione più virtuosi di maggio secondo i dati diffusi dall’Istat, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten delle città più care d’Italia in rapporto ai capoluoghi di regione e ai comuni con più di 150mila abitanti. La città dorica è addirittura in deflazione: -0,2% l’inflazione annua a maggio, che si traduce nel maggior risparmio per una famiglia media di -44 euro su base annua, medaglia di bronzo a livello nazionale, preceduta solo da Aosta -0,6% -156 euro e Campobasso -0,5%, -104 euro.
Questo dato fa sì che anche a livello regionale le Marche si collochino nella zona più bassa tra le regioni più care, esattamente al 14esimo posto: inflazione a maggio pari allo 0,5% che si traduce in un aumento annuo dei prezzi per famiglia pari a 105 euro su base annua. media. Secondo i dati diffusi dall’Istat, ad Ancona l’indice dei prezzi al consumo nel mese di maggio per i diversi comparti di spesa, rispetto al mese precedente, è aumentato solo di 5: Ricreazione, spettacolo e cultura (0,7%); servizi di ospitalità e ristorazione (0,6%); Bevande alcoliche e tabacchi (+0,2%); abitazione, acqua, elettricità e combustibili (0,1%); servizi sanitari e spesa sanitaria (0,1%). In calo: Comunicazioni (-0,9%); Trasporti (-0,7%); mobili, articoli per la casa e servizi (-0,1%). Variazione pari a 0 per: prodotti alimentari e bevande analcoliche; abbigliamento e calzature; istruzione; altri beni e servizi.
