la zona sarà residenziale – .

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PESARO Sì alla bonifica con prescrizioni riguardanti il ​​caso di inquinamento nel territorio comunale di via Trometta, angolo via Sonnino dove un tempo sorgeva l’ex deposito Amanup, la vecchia azienda di trasporti pubblici. È quanto stabilisce la Conferenza dei Servizi, dando atto dell’approvazione, con prescrizioni, del piano di caratterizzazione dell’area elaborato dalla società Wisp Italia per conto del Comune di Pesaro e da portare avanti insieme ad Arpam.

Il Comune ha infatti stanziato 50mila euro come primo intervento volto ad accertare l’inquinamento dell’area che per lungo tempo ha ospitato il deposito degli autobus dell’allora dismessa azienda comunale di trasporti Amanup. L’area interessata, secondo le previsioni del Prg, è destinata a residenziale ed è anche al centro di un’operazione immobiliare ancora in corso: l’area, per così dire, ricade nello stesso quartiere in cui si rischia un futuro supermercato ha animato le campagne elettorali -, ma va prima risanato. La potenziale contaminazione era stata scoperta tempo fa nel corso di una serie di trattative per l’acquisizione tramite permuta del parcheggio di Porta Cappuccina.

Le indagini

Il deposito dei mezzi Amanup utilizzati è stato oggetto di indagini Georadar effettuate dallo Studio di Geologia e Geofisica di Siena, per conto della Società Arcovallato (la società che poi ha ceduto Porta Cappuccina al Comune). Tali indagini hanno evidenziato, al di sotto del livello del suolo, alcune tipologie di anomalie legate alla presenza di servizi interrati, terreni rilavorati con probabile presenza di elementi antropici, ed elementi metallici riconducibili a serbatoi o strutture interrate. In considerazione di ciò, in vista di un possibile proseguimento delle attività propedeutiche agli interventi edilizi nell’area, si è reso necessario procedere preliminarmente alla realizzazione di un’indagine ambientale volta ad accertare lo stato ambientale del suolo, del sottosuolo e delle falde acquifere. In particolare, i dati acquisiti dall’indagine ambientale preliminare hanno evidenziato superamenti rispetto ai valori limite corrispondenti alla soglia di contaminazione. L’area fu acquisita dal Comune di Pesaro nel 1972 e il Comune stesso vi operò, attraverso l’azienda municipale Amanup e ancora oggi è proprietario dell’area. Questo scenario identifica il Comune come proprietario e gestore dell’area attraverso l’azienda municipale Amanup. Wisp, che già si occupa della bonifica dei siti che un tempo ospitavano gli impianti di combustibile, si occupa della caratterizzazione dell’area per 50mila euro. Se verranno rilevate anomalie (ma anche serbatoi o pozzi privati), dovranno essere prelevati campioni di terreno, il tutto in accordo con Arpam.

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Corriere Adriatico

 
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