Bravi out, Mariani in – .

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Dopo la proclamazione di Stefano Zuccarini a sindaco di Foligno per il suo secondo mandato, avvenuta mercoledì, nella mattinata di giovedì 27 giugno è stata la volta dei 24 eletti che comporranno la giunta comunale per i prossimi cinque anni. Esaminati i verbali della Commissione elettorale centrale, presieduta da Marta D’Auria, sono stati proclamati anche i nuovi componenti della massima assemblea cittadina, chiamati a svolgere funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo. Preferenze alla mano, quindi, siamo passati a delineare il quadro che vedrà – come detto – 24 consiglieri, 15 della maggioranza e 8 dell’opposizione, oltre, naturalmente, al sindaco.

Contrariamente a quanto inizialmente emerso, però, c’è stato un cambiamento nella composizione del consiglio: tra i quattro rappresentanti del Pd, infatti, non ci sarà il rappresentante dello Spi Cgil nazionale. Secondo quanto emerso, infatti, non sono state 157 le preferenze ottenute da Mario Bravi, ma solo 51. Numeri che lo hanno fatto scivolare dalla terza posizione tra i “dem” più eletti alla quindicesima. Terzo quindi Giorgio Gammarota e quarta Seriana Mariani. Per il Pd, infatti, il partito di opposizione più rappresentato, in consiglio comunale siederanno Rita Barbetti, Maura Franquillo e – come detto – Giorgio Gammarota e Seriana Mariani. Un solo rappresentante, invece, per gli altri gruppi minoritari: Foligno Domani con Tommaso Feliziani, Foligno in Comune con Diego Mattioli, Movimento 5 Stelle con David Fantauzzi e Patto x Foligno con Maria Frigeri. C’è poi il candidato sindaco Mauro Masciotti, che ora dovrà scegliere il gruppo a cui aderire. In totale, quindi, tra le fila dell’opposizione ci sono nove rappresentanti, contro i 15 della maggioranza.

Per la coalizione vincitrice, cioè quella di centrodestra, il partito più rappresentato è quello di Fratelli d’Italia con sei esponenti: Marco Cesaro, Giuseppe Galligari, Alessandra Leoni, Tiziana Filena, Leonardo Pacini e Valentina Gualdoni; tre, invece, sono rappresentanti di Forza Italia, ovvero Riccardo Meloni, Barbara Di Nicola e Daniela Flagiello; stesso numero anche per la Lega con Michela Giuliani, Decio Barili e Mauro Malaridotto; due i consiglieri in rappresentanza della lista Stefano Zuccarini Sindaco, ovvero Nicola Badiali ed Elisabetta Ugolinelli; infine, Lorenzo Schiarea per il gruppo civico Più in Alto.

Ora si aprirà il gioco delle nomine in consiglio, la cui scelta ovviamente ricadrà sul sindaco Stefano Zuccarini. Se un consigliere comunale venisse nominato assessore, dovrebbe rinunciare al suo posto nel seggio più alto e, al suo posto, prenderebbe il suo posto il primo non eletto della sua lista.

Passando all’eventuale riconteggio dei voti che la coalizione progressista potrebbe richiedere, alla luce delle sole 27 preferenze che hanno decretato la vittoria di Zuccarini su Masciotti, per il momento non c’è nulla di nuovo. Dopo l’esame dei verbali dei 55 seggi effettuato mercoledì mattina dai delegati delle liste di centrosinistra, resta il punto interrogativo sui prossimi passi. E, quindi, il passaggio alla commissione elettorale circoscrizionale di Spoleto e, infine, il ricorso al Tar, alla luce di quelle che sono state definite possibili “criticità” emerse in alcuni seggi elettorali durante lo scrutinio.

 
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