“Tariffe eque e migliore qualità dell’assistenza per tutti i cittadini vulnerabili” – .

“Tariffe eque e migliore qualità dell’assistenza per tutti i cittadini vulnerabili” – .
“Tariffe eque e migliore qualità dell’assistenza per tutti i cittadini vulnerabili” – .

Il Consiglio regionale, a firma dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarolaha risolto la riorganizzazione di sistema tariffario per i servizi socio-sanitari residenziali e semi-residenziali non ospedalieri attraverso la definizione di una metodologia di costo standard.

“Con questa delibera – spiega l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – si è voluto trovare un equilibrio tra tre aspetti principali, il mancato aumento della spesa per la quota di compartecipazione versata dalle famiglie, la condizione di applicabilità dei contratti di cura più rappresentativi personale ed infine un adeguamento delle tariffe per gli organi dirigenti”.

La delibera stabilisce infatti, al fine di garantire omogeneità sul territorio e conformità normativa ai LEA, che le strutture convenzionate richiedano quote di compartecipazione pari alla tariffa base di 54,60 euro per ciascun paziente al giorno.

Le strutture che dispongono di quote più elevate e comunque non superiori a 67,10 euro dovranno giustificare l’eventuale incremento con la presenza di servizi aggiuntivi più personalizzati e/o qualitativamente superiori sulla base di accordi con i Comuni e le Aziende Sanitarie Locali nonché con l’esigenza di ottemperare agli adeguamenti contrattuali del personale richiesti dalle Organizzazioni Sindacali.

“Si tratta – prosegue Angelo Gratarola – di un primo passo verso una riorganizzazione generale del sistema residenziale socio-sanitario extraospedaliero ed è frutto del tavolo tecnico socio-sanitario, fortemente voluto da questo Dipartimento in sinergia con gli enti gestori e gli operatori socio-sanitari. Tra i lavori svolti, la definizione di una metodologia di determinazione dei costi delle prestazioni residenziali extraospedaliere e semiresidenziali, con la necessità di rivedere un sistema normativo fermo al 2011 e l’introduzione dei nuovi LEA del 2017. Si tratta, infine, di un sistema di offerta in evoluzione per garantire una migliore cura del cittadino applicando criteri di appropriatezza e diversificazione dell’offerta. La delibera prevede ulteriori tavoli tecnici in merito ai centri diurni per anziani e Alzheimer, alla filiera della disabilità e anche la revisione del manuale di autorizzazione e accreditamento della parte socio-sanitaria che dovrà essere rivisto per quanto riguarda gli aspetti del personale e della gestione dell’assistenza”.

Come detto, i costi hanno tenuto conto anche della variabilità delle diverse situazioni, mentre la scelta di utilizzare i contratti più rappresentativi è stata ‘raccomandata’ per andare incontro alle esigenze dei lavoratori del settore e per ‘ridurre’ la molteplicità dei contratti attualmente in uso.

“Gli obiettivi generali – conclude l’assessore alla Sanità – che rispondono al bisogno complessivo sono: aumentare progressivamente il numero dei posti letto complessivi in ​​base alla popolazione residente, modulandolo in base alle esigenze indicate dalle Autorità sanitarie, potenziare le Rsa aperte nelle aree interne aree non costiere, introdurre il nuovo sistema di valutazione della fragilità InterRAI (strumento che supporta il processo decisionale di presa in carico della persona all’interno della rete dei servizi territoriali), implementare le Dimissioni Protette al fine di monitorare la disponibilità di posti letto convenzionati per agevolare l’ospedale scarichi”.

 
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