Da Rifondazione Comunista di Rovigo Sportello Domiciliare – .

Da Rifondazione Comunista di Rovigo Sportello Domiciliare – .
Da Rifondazione Comunista di Rovigo Sportello Domiciliare – .

ROVIGO – Nel quadro più generale della mobilitazione per il diritto alla casa e l’emergenza abitativa, viene riattivato lo sportello abitativo e socio-assistenziale nella sede del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, in Corso del Popolo, al civico 183.

Lo sportello sarà aperto tutti i mercoledì a partire dal 3 luglio, dalle 17.30 alle 19.30, con l’obiettivo di fornire risposte e assistenza su sfratti, politiche sociali e abitative. “Anche a Rovigo c’è il problema degli sfratti, recentemente siamo intervenuti per rinviare lo sfratto di una famiglia con minore di 9 mesi, e domande di alloggi sociali, è in fase di definizione la nuova graduatoria, che non trovano risposta di fronte di una notevole quantità di edilizia sociale lasciata sfitta e spesso in stato di abbandono” ha dichiarato Diego Foresti per Rifondazione.

“Le domande di alloggio nel bando ERP 2024 sono 413, di cui alcune richieste di mobilità da alloggio ad alloggio rispetto alle 204 della graduatoria chiusa del 2020. Più che raddoppiate. È urgente rendere chiusi e abitabili gli alloggi sociali, per dare risposte concrete a chi ne ha bisogno e diritto, visti gli affitti insostenibili del mercato dell’emergenza abitativa. Gli alloggi di proprietà del comune di Rovigo sono al 50% sfitti, perché necessitano di manutenzione, in alcuni casi recuperabili con interventi minimi, mentre la restante parte è occupata.

Se necessario, i servizi sociali non sono in grado di rispondere all’emergenza abitativa e sono costretti a rivolgersi al mercato privato o ad attuare soluzioni temporanee negli alberghi. Occorre innanzitutto una pianificazione dell’Ater che stanzia una cifra adeguata per un piano di recupero delle case sfitte e che renda disponibili gli alloggi sfitti, poi un aumento nel bilancio comunale dei fondi per la costruzione di nuove case popolari anche attraverso il recupero e utilizzo di immobili e strutture di proprietà inutilizzate.

Inoltre, occorre acquisire i 32 alloggi militari pubblici oggi chiusi e inutilizzati in via Stacche e che vengano ripristinati i fondi statali per gli arretrati innocenti e il contributo sugli affitti annullati dal governo Meloni” concludono dallo Sportello Casa di Corso del Popolo 183 a Rovigo

 
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