Perché il peggioramento del trasporto pubblico in Lombardia è una “buona notizia” per i pendolari – .

Perché il peggioramento del trasporto pubblico in Lombardia è una “buona notizia” per i pendolari – .
Perché il peggioramento del trasporto pubblico in Lombardia è una “buona notizia” per i pendolari – .

MILAN – Il peggioramento generale dal qualità del servizio di trasporto pubblico – urbano, interurbano e regionale – sembra destinato ad avere almeno un impatto positivo per chi sceglie di viaggiare ogni giorno in autobus, tram, metropolitana o treno: infatti, a differenza di quanto accaduto negli ultimi anni, questo settembre non ci saranno aggiustamenti o aumenti nei prezzi dei bigliettiabbonamenti stagionali e altri titoli di viaggio.

Lunedi Sul tavolo del Consiglio regionale approderà proprio una delibera che affronta questo tema: l’aggiornamento delle tariffe dei trasporti pubblici. Ma, salvo sorprese dell’ultima ora, sarà l’esecutivo della Lombardia a deliberare non procedere al ritoccostabilirà l’impossibilità del conguaglio per l’anno compreso tra settembre 2024 e settembre 2025.

I l peggioramento del servizio è uno dei due fattori per i quali non verrà effettuato l’aggiustamento, non è l’unico. Ma ha un impatto. Nel dettaglio, l’aggiornamento in questione è stato reso automatico dalla legge regionale e l’obiettivo c’è allineare i tassi all’inflazione. Ma questo allineamento va ovviamente quantificato e pesato di anno in anno. Ed è in questa valutazione che rientra e incide anche la qualità del servizio offerto agli abbonati e ai pendolari.

Per quanto riguarda Nel contesto attuale, l’inflazione è cresciuta solo leggermente, in misura ritenuta fisiologica: l’incremento fotografato dall’Istat ad aprile 2024 è stato, infatti, dello 0,8%. Una percentuale che di per sé non autorizzerebbe Comuni, Regione e Agenzie del Trasporto Pubblico Locale di Bacino a farlo procedere con un aggiustamento sostanziale.

Il peggioramento del servizio offerto ai viaggiatori rende ancora più limitato il margine di incremento: per quanto riguarda le città e le province di Milano, Monza, Lodi e Pavia, 3 indicatori su 4 sono negativi preso in considerazione per quantificare e ponderare l’eventuale incremento. In questa situazione, un aggiornamento potrebbe essere effettuato nell’ordine di pochi, pochissimi, centesimi di euro. Ma più sulla carta che nella realtà. Infatti, per i titoli di viaggio come gli abbonamenti annuali, l’aggiornamento dovrebbe essere approssimato anche a 50 centesimi di euro – soglia che quest’anno non si raggiungerebbe con la semplice aritmetica – perché per legge sui titoli di viaggio non occasionali non è possibile effettuare aumenti per importi inferiori. Di qui la scelta che dovrebbe essere sancita lunedì dal Consiglio regionale, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto: la Regione darà l’indicazione di non apportare modifiche alle tariffe in questo momento. Ne riparleremo a settembre 2025. E per allora, se il servizio sarà migliorato, anche i pochi centesimi di oggi potrebbero finire per far parte dell’upgrade. Per ora, però, il mancanza di autisti e ilalleggerimento della frequenza delle gare per quanto riguarda il trasporto pubblico urbano ed interurbano, e ritardi, cancellazioni e i vari viaggi sostitutivi stabiliti sulla rete ferroviaria regionale servita invece da Trenord garantiranno che i pendolari non debbano mettere mano al portafoglio. Quest’estate non ci saranno scontri politici o rimpalli di responsabilità tra istituzioni sui trasporti.

 
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