“Ma l’Emilia-Romagna regge” – .

“Ma l’Emilia-Romagna regge” – .
“Ma l’Emilia-Romagna regge” – .

Forte rallentamento del settore calzaturiero italiano nel primo trimestre 2024, che registra una contrazione sia dell’export (-9,7% in valore e -10,3% in paia) sia del fatturato (-10,1%). Lo scenario emerge dall’ultimo rapporto realizzato dal Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici, che evidenzia anche un calo degli acquisti delle famiglie italiane (-1,6% in quantità e -0,7% nella spesa). Rispetto a questo scenario, però, l’Emilia-Romagna appare in controtendenza. Performance non brillantissime del settore, ma comunque nel primo trimestre l’export ha evidenziato un valore positivo (+0,3%).

Le prime cinque destinazioni dell’export emiliano-romagnolo, che rappresentano il 49,2% del totale, sono Germania (+1,5%), Francia (-11%), Spagna (+16,7%), Grecia (+67,7%) e Polonia (+0,7%). Il numero delle imprese attive (compresi calzaturifici e componentisti) ha registrato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, un calo di quattro imprese rispetto a dicembre dello scorso anno, tra quelle dell’industria e quelle dell’artigianato, accompagnato, fronte occupazionale, con un saldo negativo di ventuno dipendenti.

Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS nel primo quadrimestre dell’anno per le aziende emiliano-romagnole della filiera pelle, si registra un incremento del 943% rispetto allo stesso periodo del 2023: sono state autorizzate quasi 450mila ore . , un numero superiore del 128% rispetto alla situazione pre-emergenza del primo quadrimestre 2019.

In generale, quindi, il quadro è di diffusa preoccupazione da parte degli operatori del settore. “Dopo aver chiuso il 2023 con una sostanziale tenuta del fatturato, 14,58 miliardi di euro, +0,6% sul 2022, e dell’export, pur con volumi già in sofferenza, all’inizio del 2024 il settore calzaturiero ha proseguito il rallentamento iniziato nella seconda metà dello scorso anno, ora ancora più marcato, con una forte riduzione degli ordinativi e dell’attività produttiva: l’indice Istat della produzione industriale segna -20,5% nei primi tre mesi – sottolinea Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici -. Il sentiment degli imprenditori non mostra fiducia: solo l’11% è fiducioso in un miglioramento dell’andamento economico nel secondo trimestre, che secondo le previsioni degli intervistati è destinato a chiudersi con un calo del fatturato intorno al 7,4% rispetto ad aprile -Giugno dello scorso anno”.

Finalmente uno spiraglio, seppur lontano: “Oltre l’80% si aspetta un’inversione di rotta ma non prima del prossimo anno”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Per il Wall Street Journal il Sud e la Sicilia rinascono grazie agli americani – .
NEXT Torna il Total Player, l’innovativo allenamento off-season a Brescia dal 9 al 19 luglio – .