Capitale della cultura, Brindisi punta sui giovani e sull’ambiente – .

Capitale della cultura, Brindisi punta sui giovani e sull’ambiente – .
Capitale della cultura, Brindisi punta sui giovani e sull’ambiente – .

Ambiente, porto e giovani. Sono questi alcuni degli elementi principali su cui si baserà il dossier di candidatura di Brindisi a capitale italiana della cultura 2027, che Chris Torch sta elaborando in queste ore. La consegna è prevista per il 26 settembre, poi una giuria selezionata, composta da sette esperti nei settori della cultura, dell’arte e della promozione territoriale e turistica, avrà il compito di valutare le proposte e scegliere le dieci città finaliste.

Il piano del progettista

“Abbiamo iniziato bene”, ha detto Chris Torch, noto designer internazionale. “Sono molto contento di quello che abbiamo fatto finora. Il lavoro più importante è stato ascoltare”. Ma quali sono gli assi principali del progetto? “Ambiente, nuove tecnologie, ma anche comunità – ha detto – dobbiamo capire che una città proiettata nel futuro deve guardare al presente e non pensare al passato. Realizzeremo un grande processo congressuale, coinvolgendo le associazioni, anche quelle sportive e quelle di quartiere”. Ovviamente servirà una frase, uno slogan che sintetizzi le ragioni per cui Brindisi può essere la capitale italiana della cultura? “Stiamo lavorando su una frase”, ha risposto Torch, “stiamo parlando di navigare nel futuro. Questo è un modo di pensare. E il futuro passa attraverso il coinvolgimento dei giovani. Ecco perché il mondo della scuola è fondamentale. Soprattutto il liceo. Sono gli studenti che decidono il futuro dei prossimi dieci anni”. Anche il ruolo di Brindisi all’interno del G7 inciderà sulla candidatura: “Certamente sì – ha sostenuto lo stilista – Brindisi è un luogo segreto, un luogo nascosto e deve avere un suo profilo di dignità, che attualmente manca”.

Il ruolo del mare

Anche il mare gioca un ruolo decisivo: «Il porto è sicuramente la cosa più importante – ha concluso Torch – è l’apertura verso il mondo, verso l’Oriente. Brindisi ha una funzione internazionale, non solo regionale”. Fondamentale per la stesura del dossier è stato il sostegno della Fondazione Nuovo Teatro Verdi: «Stiamo lavorando bene – ha dichiarato Carmelo Grassi, direttore artistico del Teatro – un’esperienza straordinaria perché, pur conoscendo molto bene questa città, sto scoprendo alcune realtà molto cose interessanti. La Torcia poi definirà la strategia che dovremo mantenere sul dossier. Brindisi ha delle possibilità inespresse che dobbiamo cercare in tutti i modi di mettere su un binario che ci porti ad una stazione importante”.

 
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