Comune di Caserta, attacco del centrodestra: “Dimissioni immediate” – .

Comune di Caserta, attacco del centrodestra: “Dimissioni immediate” – .
Comune di Caserta, attacco del centrodestra: “Dimissioni immediate” – .

Vai all’offensiva centrodestra che, anche fuori dall’aula, intende continuare ad alzare l’asticella dello scontro con l’amministrazione Carlo Marino dopo la tempesta giudiziaria che ha travolto il Comune con 5 arresti (ai domiciliari, tra cui l’assessore Marzo e i dirigenti Biondi e Natale) e 14 persone indagate (tra cui anche il vicesindaco Casale e il dirigente Vitelli). Ieri l’a campagna cartellonisticagià atteso in occasione del voto sul bilancio consuntivo, per chiedere al sindaco e agli assessori del centrosinistra di restituire la città ai casertani. «Caro sindaco e cari assessori della maggioranza di centrosinistra – si legge nel breve testo – è giunto il momento di assumervi la responsabilità amministrativa e morale della disastro che hai creato.” Di seguito sono riportati i simboli di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia e le firme dei consiglieri iscritti ai gruppi oltre a quella di Roberto Desiderio, eletto in consiglio nella lista Caserta Tu a sostegno della candidatura a sindaco di Pio Del Gaudio. Nel mirino del centrodestra c’è la gestione della città considerata un fallimento dal 2016. Nel mirino del centrodestra non sono solo gli eletti nelle liste di Carlo Marino nel 2021 ma anche chi lo ha sostenuto in scheda elettorale. Per questo si è deciso di parlare di “maggioranza di centrosinistra” che idealmente comprenda anche Raffaele Giovane (candidato sindaco di Caserta Decide), Romolo Vignola e Dino Fusco (i due hanno annunciato la formazione di un nuovo gruppo socialista con il consigliere di maggioranza Gianluca Iannucci) e Del Gaudio, la cui assenza dal manifesto rappresenta un caso tutto di centrodestra.

«Ha votato Marino al ballottaggio, vogliamo parlare ma – sostiene Donato Aspromonte (Forza Italia) – dovrebbe riflettere su quello che ha fatto. Quello che ha lasciato la porta aperta lo è Elio Di Caprio (Lega): «È una persona di valore, un elemento storico del centrodestra e spero che venga recuperato. Certamente ci vuole anche la sua volontà”. Parla di congetture ineleganti Romolo Vignolacoordinatore provinciale del PSI: «Loro si oppongano a modo loro e noi facciamo il nostro. Sono talmente abituati ai cambi di maglia che non riconoscono più la coerenza. Mi sono candidato contro Carlo Marino e ho espresso più volte il mio parere negativo sull’amministrazione ma sono politicamente incompatibile con il centrodestra. Sono stato più volte da solo in aula a oppormi alla maggioranza e non ho aspettato le inchieste per rendermi conto dei problemi che ci sono in città”.

Rispondendo alla dichiarazione pubblica del centro-destra è Marino«Prendo atto che il Giusto è passato alla fase di affissione dei manifesti. Il sindaco ha fatto questo perché è totalmente incapace di opposizionepoiché non abbiamo mai registrato, da parte dei suoi esponenti, una proposta seria per la crescita della città. Se, come si dice, la città dovrà essere restituita ai casertani, sono sicuro che dopo le prossime elezioni non saranno certo loro a governare. Infatti, con l’approvazione dello scellerato ddl sulle autonomie differenziate, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia mettono in ginocchio il Sud. Questo provvedimento assurdo renderà città come Caserta più deboli e incapaci di offrire servizi ai cittadini. Queste scelte avventate avranno sicuramente un peso decisivo al momento del voto”.

Parole dure che provocano la reazione del partito principale del centro-destra, IDE«Il sindaco non fa altro che parlare di politica nazionale, cercando di deviare ogni tipo di discussione sulla città che è mal amministrata. D’altro canto non può fare a meno di fare altrimenti, visto che la noncuranza e l’approssimazione con cui guida il capoluogo sono sotto gli occhi di tutti» tuona il capogruppo Paolo Santonastaso«Ci ​​sono i verbali delle giunte e quelli delle commissioni con le proposte, puntualmente ignorate, del centrodestra – sostiene Pasquale napoletano -. L’unico argomento che Marino riesce a proporre è quello dell’autonomia differenziata ma cosa c’entra un disegno di legge approvato nell’ultimo mese con otto anni di disastroso governo cittadino? Per 6 anni ha goduto di una filiera istituzionale completa senza raggiungere alcun risultato concreto. Le sue previsioni sul futuro non si basano sul nulla, come quelle sulla buona salute delle finanze cittadine clamorosamente smentite dall’Osl. La sua gestione è un fallimento e lui deve solo prenderne atto e poi, se gli verrà data la possibilità di farlo in fretta interrompendo questo tormento, saranno i casertani a fare le giuste valutazioni”.

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La mattina

 
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