E’ nell’aria ormai da 12 mesi. È una delle operazioni più strategicamente importanti del settore nautico degli ultimi tempi, quella della partnership tra Sanlorenzo – il secondo produttore di superyacht al mondo – e Nautor’s Swan – il marchio cult della vela. La due diligence è stata fatta, i rispettivi presidenti Massimo Perotti e Leonardo Ferragamo si “annusano” da tempo, presumibilmente avrebbero potuto anche trovare i punti di incontro necessari, ma l’annuncio della firma non è ancora arrivato.
Perotti, ospite della Viareggio-Bastia-Viareggio, la regata velica che ripropone la motonautica classica in chiave sostenibile, non ha svelato molto. In un incontro pubblico ha parlato di sé, della sua storia imprenditoriale, svelando dettagli inediti della sua ascesa (dai 40 milioni del 2005 ai “quasi 900 milioni di oggi”) e spiegando la sua visione (ottimista sul futuro della nautica, “genitori mandate i vostri figli a lavorare in questo settore”), ma non del dossier Nautor’s Swan.
Essendo Sanlorenzo una società quotata, il suo presidente e AD non può uscire dagli schemi, deve rispettare le regole, pena sanzioni da parte della Consob. Non è un mistero, tuttavia, che se Perotti e Ferragamo dovessero firmare, in termini di governance ci sarebbe una carica di vicepresidente di Sanlorenzo per Ferragamo, come nuovo azionista dello stesso gruppo, mentre entrambi manterrebbero la presidenza delle rispettive società.
Nell’attesa che si schiarisca, ecco una mossa a sorpresa e un sogno. Il primo riguarda la recente nomina di Marco Viti a consulente strategico della Divisione Power Yacht di Nautor’s Swan. Viti è stato in Sanlorenzo per 31 anni, entrando nel consiglio di amministrazione e presiedendo la divisione Yacht, prima di dimettersi nel 2022, apparentemente non innamorato e d’accordo con Perotti. Come interpretare, allora, la sua nomina da parte di Ferragamo, in un momento così delicato dell’operazione di suggellamento della partnership con Sanlorenzo?, si chiedono gli osservatori del settore.
Quanto al sogno, riguarda il presidente della Sanlorenzo. “Se dovessimo arrivare a firmare l’accordo, il mio sogno sarebbe portare la costruzione dei maxi Swan qui a Viareggio. Barche importanti che troverebbero nella capitale della vela mondiale, perché questa è Viareggio, le conoscenze necessarie per poter venire alla luce nel rispetto dei canoni di bellezza e qualità del loro marchio. Per me sarebbe anche un sogno perché ho iniziato proprio a Viareggio a muovere i primi passi nella vela con Azimut di Paolo Vitelli e successivamente ho rilanciato la mia sfida imprenditoriale nuovamente a Viareggio con Sanlorenzo, marchio che il fondatore Giovanni Iannetti aveva portato qui da Limite sull’Arno
