Cosa è successo a Falco? Soldi sprecati e multa per il Comune – .

Cosa è successo a Falco? Soldi sprecati e multa per il Comune – .
Cosa è successo a Falco? Soldi sprecati e multa per il Comune – .

Dopo i nostri ripetuti interventi sulla stampa riguardo questo progetto dell’ex vicesindaco Mezzacapo, finalmente il Garante della Privacy mette nero su bianco il fallimento dei progetti sicurezza della Giunta Zattini.

Lo avevamo ripetuto più volte e siamo stati addirittura accusati da Mezzacapo di aver mosso accuse infondate.

Invece con una disposizione di 20 giorniun giunto Il Garante della Privacy ha irrogato 2 multe al Comune per due violazioni in materia di trattamento dei dati personali tramite dispositivi video e dell’applicazione mobile Falco, per questo motivo rimossa ed eliminata dagli store Apple e Google.

Il provvedimento è lungo e interessante e spiega in modo dettagliato sia il fallimento del progetto e il dilettantismo con cui è stato realizzato, sia l’insistenza con cui il Comune ha voluto proseguire qualcosa che evidentemente non stava in piedi, nonostante i ripetuti rilievi del suo responsabile della protezione dei dati, che ha più volte espresso contrarietà.

Secondo le intenzioni del suo più convinto sostenitore Mezzacapo, Falco doveva essere un’applicazione per i cittadini di Forlì con cui realizzare reportage fotografici di situazioni di degrado o di allarme sociale. Nel comunicato stampa di lancio dell’applicazione si parlava addirittura dell’utilizzo dei droni, ma anche questa era una favola fuori dalla realtà.

I fatti sono tutta un’altra cosa: Dal lancio dell’applicazione che avrebbe dovuto aumentare la sicurezza di Forlì, la Polizia Locale non è riuscita a gestire nemmeno una denunciae lo dice il Comune stesso nel rispondere alle eccezioni del Garante.

Il Comune e la società FMI, presieduta fino alle elezioni dall’attuale vicesindaco Bongiorno, hanno ignorato i documenti necessari alla realizzazione di questo progetto, tra cui sicuramente una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e anche le regole più basilari e le misure minime di sicurezza informatica: durante dall’indagine è emerso addirittura che gli operatori di polizia accedevano al sistema con una password generica e non personale, impedendo l’imputazione di qualsiasi uso improprio di tali dati, e facilitando l’accesso a persone non autorizzate!

Perché invece di parlare di droni non è stato spiegato ai cittadini che utilizzando l’applicazione voluta da Mezzacapo la loro posizione verrebbe inviata al server ogni 3,5 secondi, che il loro numero e posizione rimarrebbero disponibili per 7 giorni in caso di segnalazione del polizia locale?

È necessario sottolineare anche lo spreco di denaro pubblico dell’operazione: i progetti complementari di videosorveglianza sono costati circa 120.000 euro, di cui 2.500 per il deposito del marchio e 35.000 per le attività promozionali. A questi vanno aggiunti altri 5.800 euro per la consulenza di valutazione del rischio e il costo, ancora imprecisato, di tutto il personale coinvolto del Comune e della Polizia Locale, e di molte ore di lavoro dei tecnici FMI nel tentativo di adattare il sistema alle richieste del Garante della Privacy, nel frattempo intervenuto.

Ora si aggiungono le due multe da 15.000 euro comminate dal Garante, che ha definito la violazione colposa e certificato l’illegittimità del trattamento dei dati personali effettuato dal Comune. E possiamo ritenerci fortunati, visto che la multa prevista nei due casi potrebbe arrivare fino a 20 milioni di euro!

Tutto questo senza ottenere alcun risultato: Il Comune ha dichiarato a sua difesa che quasi nessuno ha utilizzato la sua app, la Questura non ha gestito nemmeno una segnalazione, l’applicazione è stata chiusa il 12 luglio ’22, pochi giorni dopo il suo lancio con grande risalto sulla stampa il 28 giugno.

Il responsabile politico di questo progetto può essere eletto Presidente del Consiglio Comunale di Forlì, ruolo che richiede trasparenza ed estremo rigore nell’applicazione di leggi e regolamenti per garantire lo sviluppo della democrazia nella nostra città?

Ecco il provvedimento del garante della privacy:

https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/10028498

Alessandro Ronchi and Diana Scirri
Alleanza Verdi e Sinistra Forlì

 
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