Emmanuel Macron è intervenuto questa mattina alla Sorbona, sette anni dopo il discorso con cui gettò le basi del suo impegno verso l’Ue. “Siamo in un momento di grande accelerazione. Dobbiamo essere lucidi, l’Europa oggi può morire, è mortale. Ciò dipende esclusivamente dalle nostre scelte, scelte che devono essere fatte oggi”, ha detto Macron, denunciando che l’Europa “è circondata” e che “anche oggi è troppo lenta”. Macron ha parlato di ambiente, transizione digitale, difesa, Russia e Cina. “Nel nostro continente si gioca una questione di pace e di guerra”.
Prendere decisioni enormi
L’Europa, secondo Macron, corre il rischio di un impoverimento, di una situazione di stallo, perché “le regole del gioco sono cambiate” nel mondo. “La nostra Europa è sempre più contestata per il suo modello politico, per la sua capacità di costruire narrazioni”, ha sottolineato Macron, ricordando che “la soluzione è la nostra capacità di prendere decisioni strategiche massicce”.
Abbiamo delegato troppo
L’Europa deve riprendere il controllo delle sue scelte strategiche, secondo il presidente francese: “Un’Europa potente sa proteggere i suoi confini e per questo dobbiamo uscire da una sorta di minoranza strategica e avere una difesa credibile del nostro continente. Siamo stati implicitamente progettati per delegare la nostra sicurezza ad altri che non volevano vederci riarmare troppo in fretta. Abbiamo delegato la nostra energia alla Russia, la sicurezza agli Stati Uniti e altri aspetti alla Cina: dobbiamo riprendere in mano il controllo di questi aspetti”.
